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Channel: Il Giornale di Montesilvano a Pescara
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Abruzzesi a Mosca/ProdExpo. Al Ministro Martina piacciono gli arrosticini

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Ministro con arrosticino in mano

Imprese abruzzesi al ProdEXPO di Mosca. Il Ministro Martina ha dichiarato di essere a Mosca per dare un segnale alle imprese italiane presenti e per stimolare partnership con il mercato della Federazione Russa, sottolineando la grande domanda di agroalimentare e ribadendo l'impegno del Governo per la revoca delle sanzione.

Oggi, al terzo giorno, lo stand della rere di imprese abruzzesi Abruzzo&Oltre ha ricevuto la visita del Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina che si è intrattenuto a lungo con gli imprenditori e ha avuto parole di elogio per le imprese abruzzesi presenti. La fiera sta registrando numeri da record, per visitatori e per imprese presenti, l'unico dato in controtendenza è quello europeo e in particolare italiano che vede ridotta, quantitativamente, la presenza di imprese .
Il manager della rete, Luca Labricciosa: "abbiamo ringraziato il Ministro Martina per la visita e abbiamo ricevuto da lui parole di elogio che ci rendono orgogliosi del lavoro svolto fino ad oggi". Il rappresentante del Governo italiano si è intrattenuto ad ascoltare le imprese, oltre che a degustare le tipicità abruzzesi presenti, dal vino biologico di Chiusa Grande, ai famosissimi arrosticini cotti dallo chef abruzzese Domenico Mascia, dall'Olio dell'azienda Cascina Bruno ai salumi di Di Mascio, fino al caffè di MARCAFFE. Prosegue Labricciosa: "abbiamo molto apprezzato l'impegno del Governo italiano a favore della revoca dell'embargo, iniziativa che penalizza molto le imprese italiane che producono il prodotto fresco, ma al tempo stesso ha apprezzato il lavoro di relazioni commerciali che con le nostre imprese abbiamo avviato da ormai più di un anno e che sta dando i primi importanti risultati". Tra le imprese presenti nello stand la Amadori, particolarmente interessata alla revoca della misura restrittiva che limita, fortemente, la possibilità di crescita dell'impresa italiana.
Il lavoro delle imprese in Russia prosegue senza sosta, infatti Abruzzo&Oltre ha organizzato un'attività di degustazione e promozione esterna alla fiera, in uno dei locali più centrali di Mosca (BarPort), attività che nelle giornate di oggi e domani, sarà replicata in un secondo locale.
Conclude Labricciosa: "l'attenzione di importatori, ristoratori e catene di supermercati per i prodotti che proponiamo aumenta di giorno in giorno, negli uffici allestiti a Mosca da ormai un anno, incontriamo diverse imprese ogni giorno, a dimostrazione concreta di quanto sia alto il livello di interesse".

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    Pescara. Parcheggio con disco orario. Multe illegittime se elevate dopo le 20.00 ?

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    avv. Luigi Di Alberti

    "Le multe elevate da dicembre 2014 nelle zone del centro di Pescara ove è prevista la sosta a tempo (max 60 min.), con disco orario, potrebbero essere illegittime”.

    Così l’avv. Luigi Di Alberti, Coordinatore per l’Abruzzo del Team legale dell’associazione nazionale dei consumatori “Contribuenti Italiani” “L’ordinanza comunale n.323 del 25 giugno 2015,- spiega l’avv. Luigi Di Alberti ,a nome di Contribuenti Abruzzo - con la quale il Comune di Pescara ha riorganizzato le regole per il transito veicolare nelle ZTL, nelle aree pedonali nonchè per la sosta con disco orario e a pagamento, prevede, come già le precedenti ordinanze del 2102, 2013 e 2014, la sosta con disco orario in diverse strade del centro, tra le quali Corso Vittorio Emanuele (dalla stazione verso Nord), Via Silvio Pellico, via Milano, Via Umbria, via de Amicis, Via Genova, Via Ravenna, Via Campania, Via Palermo e Via Ancona. In tali strade, con l’Ordinanza n.150/2012 il Comune istituì, dal lunedì al sabato, la sosta a tempo (max 60 min.) con disco orario dalle ore 08.00 alle 21.00, con posizionamento della relativa cartellonista.” "Nel dicembre 2014 -aggiunge l’vv. Di Alberti - con l’ordinanza n.664, poi confermata dalla successiva n.89 del 27 febbraio 2015 e dall’ultima di giugno 2015, il limite orario serale è stato ridotto dalle 21.00 alle 20.00, anche per agevolare la sosta dei residenti, dopo la chiusura delle attività commerciali. Peccato che, nonostante il nuovo orario sia in vigore da oltre un anno, nessuno al Comune si sia preoccupato di sostituire la relativa cartellonistica. Infatti, su tutte le strade interessate dalla sosta a tempo è stato lasciato il cartello con il vecchio limite 08.00/21.00. La singolarità della vicenda è resa dal fatto che la svista degli uffici comunali ha certamente tratto in inganno i cittadini e forse anche la Polizia Municipale, la quale in questi mesi avrà elevato decine di verbali, avendo tutti fatto affidamento su quanto scritto sul cartello. In realtà, i verbali sono illegittimi in quanto, per costante orientamento della Corte di Cassazione, evidenziato già, a partire dalla decisione n.7888 del 1995, anche nel vigore del precedente codice della strada, l'obbligatorietà della prescrizione contenuta in un segnale stradale deve ritenersi condizionata alla legittimità del provvedimento amministrativo che l'ha imposta, cioè, nel nostro caso, l’ordinanza del 2012, abrogata nel dicembre 2014.” “Alla luce di quanto esposto dal responsabile del nostro team legale regionale - conclude Donato Fioriti, Presidente per l’abruzzo di “Contribuenti Italiani” - chiediamo pubblicamente lumi al primo cittadino avv. Marco Alessandrini - sul perché da oltre un anno nessuno ha provveduto a sostituire i cartelli illegali, con ipotesi di danno per i cittadini che hanno pagato multe illegittime e con un indubbio vantaggio per il Comune che avrebbe incassato somme non dovute. Restiamo a disposizione dei cittadini interessati attraverso le nostre sedi territoriali, il nostro portale www.contribuentiabruzzo.it e la ns mail: cipas.eu@gmail.com"

     

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      Montesilvano. Camillo Chiarieri sotto accusa Anpi, foibe “peccato originale dell'Italia democratica"

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      Lo studioso Camillo Chiarieri attaccato dall'Anpi

      “Un’ardita definizione delle foibe” Anpi Pescara critica le parole di Camillo Chiarieri, dette ieri al Liceo D'Ascanio, 'uno dei peccati originali dell’Italia democratica appena uscita dalla seconda guerra mondiale'. Lo studioso di rimando: “immondo fare polemica su 350mila profughi e oltre 10mila morti”

      Sembrava un incontro tranquillo quello su foibe dove ha preso parte un esule da fiume Mario Diracca, presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Eppure oggi scoppia la polemica proprio su alcune parole dette da Camillo Chiarieri durante l'analisi storica in conferenza. “Il Giorno del Ricordo riguarda gli annosi nodi e le tragedie sui confini orientali del nostro paese, ivi compresi la dittatura fascista e la seconda guerra mondiale, le foibe e l’esodo degli italiani d’Istria e Dalmazia, la Jugoslavia di Tito e la guerra fredda. Questioni molto serie, come si vede. Lo afferma, in una nota, il comitato provinciale dell’ANPI di Pescara. “Eppure, esse – anche dopo la legge del 2004 – continuano ad essere oggetto non di uno sforzo di conoscenza, bensì di distorsioni, fraintendimenti e polemiche strumentali. Ultime, le parole dello studioso Camillo Chiarieri, diffuse in un comunicato stampa del Comune di Montesilvano, che, invece di farci capire e conoscere meglio, si lancia in un’ardita definizione delle foibe come di 'uno dei peccati originali dell’Italia democratica appena uscita dalla seconda guerra mondiale'”. “Ora, la Repubblica e la nuova democrazia italiana nate dalla sconfitta del nazifascismo – si legge nel comunicato – hanno avuto limiti e omissioni, figuriamoci, ma appare francamente inaccettabile imputare a loro anche le foibe.” E ricorda l'Anpi “Quei drammi tra 1943 e 1954 affondano invece le loro radici nelle profondità della storia, tra dittature, problemi etnici, interessi geopolitici. Per troppi anni la dimensione pubblica delle dolorose vicende delle foibe e dell’esodo di tanti italiani dalle terre istriano-dalmate è rimasta confinata alla dimensione delle rancorose rivendicazioni reciproche, mentre non riuscivano a diventare pubbliche le conoscenze che pure, da decenni, la migliore storiografia ha ormai accumulato su una delle questioni rimaste in ombra della storia dell’Italia contemporanea”. “Smettiamola con superficialità che spesso nasconde scopi politici: l’unico modo per ridare dignità alle vittime di quelle drammatiche vicende – conclude l’ANPI – è la conoscenza storica, a tutto tondo, partendo dal fascismo e arrivando fino al secondo dopoguerra”

      Camillo Chiarieri, “Italiani di Venezia Giulia e Dalmazia abbandonati per l'Italia vincitrice: è o non è un peccato originale?”

      “L'Italia aveva perso la guerra ma nel dopoguerra doveva risultare, al tavolo degli alleati, vincitrice e quindi partigiana. In realtà per anni gli italiani erano stati fascisti per la maggior parte. L'Italia, in ogni caso, poteva risultare vincitrice in tutta Italia, certo, tranne che in quel preciso confine con la Jugoslavia, Fiume, Istria, dove vivevano famiglie di veneti e dalmati trucidate, cacciate, abbandonate dagli stessi fratelli italiani”. Al telefono Chiarieri chiarisce le sue parole nell'incontro di ieri al Liceo D'Ascanio e rilancia:“350mila profughi, 10/12mila morti, buttati nelle foibe, impossibile ancora oggi poter definire un numero, sacrificati per risultare vincitori. Se non è questo un peccato originale dell'Italia...” E proprio su questo conclude “immondo fare polemica”.

       

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        Grano khorasan ai carciofi guarnito con il provolone

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        Il piatto pronto

        Il grano Khorasan è alto contenuto proteico, energetico, contiene fibre e vitamine B1, B2, PP e E.

        Ricco di elementi come potassio, sali minerali, fosforo, zinco, magnesio, si presta a molte insalate, minestre, alimento adatto a chi soffre di problemi cardiovascolari, sindrome colon irritabile e persino contro lo stress. Contiene glutine.

        Ingredienti per 2 persone:
        120 g di grano Khorasan
        4 carciofi
        1 cipolla rossa
        qualche fetta di provolone dolce
        olio extravergine d'oliva, sale e pepe q.b.

        Preparazione
        Mettere in ammollo il grano per circa 8 ore. Farlo bollire in acqua salata per 45 minuti e, nel frattempo, rosolare la cipolla rossa nell'olio. Tagliare i carciofi a listarelle e aggiungerli alla cipolla. Salare e pepare quanto basta e far stufare il tutto fino a cottura ultimata. Scolare il grano e unirlo ai carciofi stufati. Guarnire con qualche spicchio di provolone.

        Per info su diete e nutrizione, Dr.ssa biologa Carola Marangelli: Melaverdebio via Roma 8 a Montesilvano Facebook

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          Quel ponte sul fiume Zambesi. Costruito da Fra Crispino nel '71.”Spero mi sopravviva”

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          Quel ponte sul fiume Zambesi. Costruito da Fra Crispino nel '71.”Spero mi sopravviva”

          A frate Crispino Valeri (nato a Raiano il 31 gennaio 1934) il Premio “Ambasciatori della fame”.

          Per Geremia Mancini Presidente onorario dell’Associazione: “Alle estreme propaggini occidentali dello Zambia, nelle regioni dell’alto corso del fiume Zambesi grazie al coraggio di un abruzzese Fra Crispino Valeri ,nel 1971 , un’intera popolazione trovò giovamento dalla costruzione di un ponte/pedonabile (lungo 300 metri) e centinaia di vite furono, grazie a lui, salvate. Quando, all'inizio del Novecento i frati cappuccini, arrivarono come primi missionari cattolici a installarsi nella regione era l'inizio del Novecento. Essi costruirono chiese, scuole, pozzi, dispensari e infrastrutture che funzionano ancora oggi. Nei pressi del villaggio di Chinyingi c'è un grandioso ponte pedonale sullo Zambesi costruito negli anni Settanta grazie alla caparbietà di un cappuccino di origini abruzzesi, Fra Crispino Valeri. Prima di allora decine di persone erano affogate in quella zona nel tentativo di attraversare il fiume. All'indomani dell'ennesima disgrazia - l'affondamento di una zattera costato la vita a undici persone - quel missionario dalla lunga barba bianca fece un voto: avrebbe realizzato con le sue mani una passerella sospesa nel vuoto, per scongiurare altre tragedie. “Non aveva alcuna competenza di progettazione”, racconta un confratello. “Ma si mise d'impegno a studiare un manuale di ingegneria e con l'aiuto di cinque manovali recuperò travi di legno e cavi di metallo da una vecchia miniera. In cinque anni di lavoro portarono a termine questa grandiosa opera”. Da allora questo ponte lungo trecento metri - superbo monumento alla tenacia dei missionari - ha salvato centinaia di vite umane. “Ancora oggi sembra restare sospeso nel vuoto per volere di Dio”. Oggi l’Associazione “Ambasciatori della fame” ha voluto consegnare al coraggioso Frate, presso il Santuario del “Volto Santo”, il giusto e meritato riconoscimento. Per Geremia Mancini Presidente onorario dell’associazione: “ mai il riconoscimento di “Ambasciatore della fame” è andato a chi, più d’ogni altro, lo merita. Un uomo come Frate Crispino che ha saputo, con modestia ed umiltà, costruire un ponte che è un monumento unico per grandezza umana merita di essere conosciuto ed indicato ad imperituro esempio. Ancora oggi Fra Crispino dice :”Era il 1971 non sapevo come fare ma ero certo che ci sarei riuscito. E alla fine il ponte era lì davanti a me pronto a salvare vite umane. Ora sono vecchio e spero solo che quel ponte mi sopravviva !"

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            Minute. Variazioni sul tempo emotivo, oggi la presentazione

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            Circolo aternino in via delle Caserme

            Sarà inaugurata venerdì 12 febbraio alle 18 febbraio alle ore 21 presso il Circolo Aternino una mostra che mette insieme talento ed economia del territorio.

            Si tratta di “Minute. Variazioni sul tempo emotivo”, personale di Marco Massarotti, ingegnere aerospaziale con il dono dell’arte e del teatro, a cura di Silvia Moretta ed Erminia Turilli presentata stamane. Alla conferenza erano presenti l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo eil presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli, perché la mostra gode del patrocinio dell’Amministrazione, insieme a Silvia Moretta all'artista Marco Massarotti, e Cristian Summa e Pippo per il Consorzio Pescara Vecchia e Share City.

            “Tornare a Pescara vecchia dopo un anno con uno degli autori emersi dalla collettiva di Inadeguato le cui opere stanno continuando a viaggiare è bello e importante – aggiunge Silvia Moretta - Portare avanti un numero importante di mostre che puntano un occhio di bue sui talenti da lanciare è il nostro scopo con questa mostra. Marco Massarotti è un ingegnere aerospaziale che sceglie la strada del teatro, che arriva in tante gallerie a Milano, Palermo, Napoli e che fa fatica ad affermarsi nel mondo dell'arte ufficiale come tanti. E’ importante che ci sia un momento in cui si possa mettere davanti agli occhi dei galleristi e critici i nostri fermenti culturali, che ci sono e sono molto attivi come abbiamo dimostrato lo scorso anno con la collettiva di Inadeguato. La mostra racconta per immagini delle variazioni sul tempo emotivo, protagonista è un uomo-fantoccio e materiali poveri, vettori, però di momenti carichi di riflessioni. Chiudiamo una trilogia con il sostegno del Consorzio Pescara Vecchia e un sodalizio particolare fra arte ed economia perché chi frequenterà la mostra, potrà beneficiare di condizioni particolari nei locali che ci sostengono”.

            “Mi auguro che le opere parlino per me - dice l’artista Marco Massarotti - Minute è composta di 60 pezzi per “fare ora” sia nel senso simbolico del termine che gioca con la misura del tempo, che nel senso di attualità, che dunque ora siano fonte di riflessione, che riconsegnino al nostro presente e ai nostri sensi profumi, ricordi ed emozioni provenienti dal passato. Ringrazio il Comune e il Consorzio anche per il sostegno che stanno dimostrando verso l’arte. Ho scelto di percorrere la strada dell’arte perché la sento più mia di altre, mi realizza attraverso il teatro e le opere che metterò in mostra. Ma sono opere concepite con i parametri dei miei studi aerospaziali e questo le rende davvero diverse”.

            “Sono circa due anni che abbiamo costituito questo consorzio per la riqualificazione della nostra zona a cui crediamo molto – dice il vice presidente del Consorzio Giuseppe Scampoli – continuiamo a credere nel valore di questa strada, la riqualificazione della nostra zona non può non passare attraverso la cultura e la nostra zona non può che fare altro che esprimerla per le presenze culturali che ospita. Mettiamo a disposizione del pubblico della mostra il primo benvenuto e un incentivo a frequentarla, con dei benefici commerciali coniugati, ovvero il 20 per cento di sconto per chi decide di restare in zona, spendibile attraverso dei coupon che vengono consegnati a chi la visita”.

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              "Storie della Storia d'Abruzzo" All'Aurum di Pescara. Un secolo di immensa ricchezza.

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              Aurum di Pescara

              "L'Abruzzo nell'Età degli Aragona". Sabato 13 Febbraio, nella Sala "Flaiano" dell'Aurum di Pescara, alle ore 17.00, si terrà la quarta Conferenza della terza serie delle "Storie della Storia d'Abruzzo" di Camillo Chiarieri

              "Nel 1424 nuovi venti di guerra soffiano sugli Abruzzi: è in corso la contesa per il dominio del Regno di Napoli tra la decadente dinastia angioina e la casata d’Aragona.” Così Camillo Chiarieri descrive il tema del prossimo incontro. “La battaglia decisiva si svolge sotto le mura di Aquila e, proprio quando tutto sembra deciso, la vittoria arride ai meno favoriti. La regina Giovanna conserva così il potere, ma l’appuntamento di Alfonso V con la corona del Regno è solo rimandato: meno di vent’anni dopo infatti egli entrerà trionfante in Castelnuovo, il palazzo reale napoletano. Ha inizio così una delle epoche più luminose della storia d’Abruzzo, che durerà poco meno di un secolo e sarà quasi una “Età Classica” per la nostra regione: produsse i capolavori artistici di Andrea de Litio e Nicola da Guardiagrele, fu dominata da grandi guerrieri come Jacopo Caldora e conobbe un’immensa ricchezza grazie alle produzioni della lana e dello zafferano. Una lunga e avventurosa cavalcata nella storia, nell’arte e nell’economia del periodo aureo della terra d’Abruzzi, fino a quando tutto si infranse sotto il decadente e corrotto governo dei Viceré di Spagna e il pugno feroce di Carlo V." La finalità di queste Conferenze, che si terranno con cadenza mensile fino al prossimo Marzo e riscuotono sempre un notevole successo di pubblico (si contano circa 500 partecipanti per ciascuna Conferenza), è quella di narrare agli abruzzesi la storia, le opere d'arte, i luoghi della loro terra, dei quali spesso ignorano bellezza e importanza. La conferenza è organizzata dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Pescara.

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                DDL Cirinnà/emendamenti. Accordo con Lega altrimenti PD sfodera Super Canguro

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                Senato

                E' iniziato l'esame degli articoli del ddl Cirinnà nell'aula del Senato. Dopo la replica alla discussione generale del ministro Andrea Orlando, è stato il momento del primo voto sull'odg Quagliariello-Calderoli che chiedeva il non passaggio agli articoli. Il Senato ha respinto la richiesta con 195 no, 101 sì e un astenuto.

                Subito dopo, il presidente del Senato Pietro Grasso, a seguito della richiesta in merito da parte del presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda, ha convocato la conferenza dei capigruppo, sospendendo i lavori dell'aula sulle unioni civili. Sull'odg i due firmatari avevano fatto richiesta di voto segreto, richiesta alla quale Grasso si è opposto. "La votazione a scrutinio segreto non può essere concessa" ha detto. La decisione di Grasso è stata criticata dal leghista Roberto Calderoli rievocando il passaggio del romanzo manzoniano in cui a don Abbondio il bravo intima che il matrimonio tra Renzo e Lucia "non s'ha da fare, né domani né mai". Calderoli ha accusato Grasso di aver scelto l'imposizione opposta: "Questo matrimonio s'ha da fare domani e sempre", ha detto il vice presidente del Senato, augurandosi che la scelta "politica" del presidente sia stata "spontanea". In Aula ci sono stati anche momenti di tensione. Il senatore di Idea Carlo Giovanardi ha detto che con il suo speech il presidente ha fornito "una pappardella" ai senatori, lui che "ha negato che la commissione Giustizia potesse esaminare un nuovo testo Cirinnà infarcito di errori giuridici". E ha posto una domanda: "Ma quando era magistrato, faceva così"?. La replica di Grasso è stata immediata e tagliente: "Le sue offese sono una medaglia".

                EMENDAMENTI - La speranza è quella di un accordo in extremis con la Lega. Altrimenti il Pd è pronto a sfoderare l'arma del 'super canguro', primo firmatario Andrea Marcucci. Una mossa però non priva di conseguenze. Il 'super canguro' avrebbe infatti il pregio di far decadere la stragrande maggioranza degli emendamenti. La Lega ne ha presentati oltre 5000, per dire. E l'intenzione del Carroccio e di Forza Italia è di richiedere il voto segreto su almeno un centinaio di emendamenti. Ma decadrebbero anche molti degli emendamenti Pd, in particolare quelli che vanno a correggere quei punti del testo Cirinnà suscettibili di incostituzionalità, vedi l'equiparazione unioni civili-matrimonio. Resterebbero in piedi soltanto alcuni emendamenti sull'art.5, quello delle stepchild. Quindi, il difetto dell'arma 'super canguro' è questo: costringerebbe la Camera a modificare il testo e correggere le parti a rischio incostituzionalità. Con la conseguenza che il ddl Cirinnà dovrebbe tornare di nuovo al Senato. Scenario che il Pd vorrebbe assolutamente evitare. Per questo nei corridoi di palazzo Madama, a quanto apprende l'Adnkronos, sta prendendo piede l'idea, al momento solo un'ipotesi, di formulare un nuovo testo. Un testo 2 che contenga anche le correzioni sui rischi di incostituzionalità. L'ipotesi di un nuovo testo per ora resta una carta coperta, una suggestione tutta da soppesare. Del resto, c'è tempo per farlo. Il 'super canguro' Marcucci non sarà messo ai voti subito: oggi e domani ci sarà l'illustrazione degli emendamenti e probabilmente il voto sull'odg Quagliariello-Calderoli sul non passaggio agli articoli. Insomma, di 'canguri' si parla la prossima settimana. Nell'attesa, la strada maestra resta la trattativa fino all'ultimo sul taglio degli emendamenti. Sebbene le speranze siano appese al lumicino. "Sembra evidente che ha vinto Calderoli...", si commenta nel Pd. Il capogruppo leghista Gian Marco Centinaio infatti sarebbe stato più disponibile al gentlemen agreement proposto da Luigi Zanda la scorsa settimana al contrario di Roberto Calderoli. Ha spiegato Zanda al gruppo Pd: "Nelle ultime 24 ore c'è stata una frenata da parte della Lega sul ritiro dei suoi emendamenti". Così come sul numero dei voti segreti: "Noi non li chiediamo e non li sosteniamo. I voti segreti non debbono essere a centinaia, e lo convenimmo coi capigruppo: tra i 10 e i 30", ha detto Zanda. Il Pd, da parte sua, ridurrà il numero degli emendamenti: "Noi faremo una riduzione. La stiamo definendo. E lo chiediamo per emendamenti 'ripetitivi', per quelli 'di pura bandiera' che non hanno possibilità di essere approvati. Obiettivo finale è arrivare ad approvare la legge. Una buona legge".

                PD DIVISO SU LIBERTA' DI COSCIENZA - Al gruppo intanto c'è stato uno scontro sul numero di voti sui quali lasciare libertà di coscienza. La proposta di Zanda è stata di dare libertà su tre emendamenti. Tra questi quello sull'affido rafforzato di Stefano Lepri. Ed è stato proprio il senatore cattodem ad intervenire nel gruppo per chiedere che i voti in libertà fossero almeno 9. L'assemblea quindi si è conclusa senza un voto. Resta la proposta di Zanda sui tre voti in libertà, una proposta che il capogruppo ha lasciato aperta. "La decisione è politica, su un provvedimento preciso in situazione estrema. Decisione politica - ha argomentato - perché vogliamo approvare il provvedimento. Tre non è numero chiuso, ripeto: ma vediamoci, capiamo e studiamo. Se il tuo intervento - ha detto a Lepri - è per esporre una posizione bene, se è per contarci allora lo si dica. Abbiamo raggiunto faticosamente l'unità". Quanto alla possibilità che i cattolici dem votino a favore della proposta di stralcio delle stepchild dal ddl, la senatrice Pd Rosa Maria Di Giorgi ha risposto: "Stiamo discutendo dell'opportunità di farlo. Nulla di più". Adnkronos

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                  Ecco le 18 cose che le persone di successo fanno nei primi 10 minuti di lavoro

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                  Ecco le 18 cose che le persone di successo fanno nei primi 10 minuti di lavoro

                  I primi 10 minuti in ufficio possono essere i più stressanti ma sono anche quelli più importanti perché determineranno la buona riuscita della giornata lavorativa.

                  Qualche consiglio per iniziare nel modo giusto arriva dal quotidiano britannico 'Independent' che stila un elenco delle 18 cose che le persone di successo fanno durante i primi 10 minuti prendendo spunto da due libri: 'You Can't Be Serious! Putting Humor to Work' di Michael Kerr e 'Tame Your Terrible Office Tyrant: How to Manage Childish Boss Behavior and Thrive in Your Job' di Lynn Taylor. Ecco la lista:

                  1. Riflettere

                  2. Prendersi un momento di pausa ed essere centrati.

                  3. Mettersi comodi.

                  4. Organizzare il proprio spazio di lavoro.

                  5. Camminare o stare in piedi per qualche minuto prima di sedersi.

                  6. Rivedere le cose da fare e le priorità

                  7. Immaginare il successo dei propri progetti

                  8. Organizzano gli impegni della giornata

                  9. Non fare nei primi minuti della giornata più cose contemporaneamente

                  10. Fare attenzione alle distrazioni

                  11. Saper dire di no

                  12. Tenere lontana la negatività

                  13. Prendersi il tempo per salutare i propri colleghi e creare un clima amichevole

                  14. Assicurarsi che il proprio staff sia motivato

                  15. Sorridere

                  16. Trovare qualcosa di cui essere grati, nella vita privata o al lavoro

                  17. Pensare a come aiutare gli altri

                  18. Controllare con intelligenza le email senza perdere tempo

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                    Disoccupato si uccide dandosi fuoco

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                    Disoccupato si uccide dandosi fuoco

                    Un disoccupato palermitano di 54 anni si è ucciso dandosi fuoco all'interno della sua auto a Villabate, un paese al confine con il capoluogo, nei pressi del mercato ortofrutticolo. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, che hanno ascoltato i familiari della vittima, l'uomo aveva da poco perso il lavoro e per questo motivo avrebbe deciso di togliersi la vita.

                    La tragedia è avvenuta in Piazza Figurella, nei pressi del mercato ortofrutticolo che si trova all'ingresso di Villabate. L'uomo ha parcheggiato la sua auto, una Fiat Idea, e dopo essersi cosparso il corpo di benzina si è dato fuoco all'interno dell'abitacolo. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento l'auto in fiamme ma non sono riusciti a salvare l'uomo, il cui corpo è stato trovato carbonizzato. Gli investigatori, attraverso la targa della vettura sono riusciti a risalire all'identità della vittima, che aveva avvisato i suoi familiari dell'intenzione di togliersi la vita, dopo avere perso il posto di lavoro in una ditta di autotrasporti, con un messaggio inviato su whatsapp. I parenti del disoccupato che si sono immediatamente recati sul luogo della tragedia, dove è ancora in corso una prima ricognizione del medico legale, hanno accompagnato i rilievi di rito con urla e scene strazianti. ansa

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                      Sanremo 66. Piero Mazzocchetti ospite a La vita in diretta dalla città del festival

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                      Sanremo 66. Piero Mazzocchetti ospite a La vita in diretta dalla città del festival

                      Dodici successi che ripercorrono la storia di Sanremo. Il tenore Piero Mazzocchetti sarà impegnato fino a sabato in due esibizioni quotidiane nella trasmissione “La Vita in Diretta”.

                      Il programma, trasmesso questa settimana in diretta dalla città dei fiori, vede Mazzocchetti esibirsi da lunedì in classici della canzone sanremese, arrangiati dal maestro Beppe Vessicchio. Si va da “Uomini Soli” dei Pooh a “Storie di tutti i giorni” di Riccardo Fogli, passando per la sua “Schiavo d’amore”, che trionfò al Festival del 2007. “Per me è un grandissimo piacere essere ospite qui a Sanremo con il maestro Vessicchio, una colonna portante del Festival” dichiara Mazzocchetti. I due interventi di apertura e chiusura programma sono previsti tutta la settimana, fino a sabato 13 febbraio, alle 14.05 e alle 18,35. “La Vita in Diretta ha voluto aprirsi alla musica in questa settimana di Sanremo, facendo esibire un artista rigorosamente dal vivo, accompagnato dal Sesto Armonico”. E’ intanto, imminente l’uscita del nuovo album di inediti di Piero Mazzocchett, “Istanti”, che vede tra i produttori il maestro Vessicchio.

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                        Pescara/Misticoni. Assemblea, divieto di fumo, invasione palestra, confermate le punizioni ai 9 studenti.

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                        Pescara/Misticoni. Assemblea, divieto di fumo, invasione palestra, confermate le punizioni ai 9 studenti.

                        Puniti con note e sospensioni per 9 alunni dall'Ufficio scolastico regionale . “Ha considerato solo la versione del dirigente”. Lo riferiscono i ragazzi e le ragazze del Liceo Artistico Musicale Coreutico "Misticoni-Bellisario". Collettivo studentesco“diritti diventano carta straccia.” La ricostruzione dei fatti.

                        In una lettera il dirigente ispettivo conferma la sanzione disciplinare ai 9 alunni, “meritata”; ha cercato di indagare sulla questione in seguito a esposto USR sulle sanzioni disciplinari, si legge nel documento che la dirigente scolastica aveva posto il divieto agli studenti nelle ore di pausa di fumare fuori dalla scuola e questo scatenò il caos a novembre2015, “episodi di violenza facendo addirittura finire la collaboratrice scolastica al pronto soccorso”. Il tutto il 25 novembre sfociò nell'occupazione della palestra “abusivamente” interrompendo la lezione di ed. fisica per una assemblea straordinaria sulla situazione. “Regnava la bagarre, “studenti rastrellati alla spicciola” per la riunione, “il rappresentante d'istituto colto da malore mentre ripristinava l'ordine”. La normalità, riferisce il rapporto dell'ispettore scolastico, fu ripristinata con l'intervento delle forze dell'ordine, “individuati i responsabili furono sottoposti a procedimento disciplinare”. Per violazione del regolamento scolastico e gli artt 633 (invasione edifici) e331 cp. (interruzione servizio pubblico, riferito alla lezione di ed Fisica)

                        Collettivo studentesco confuta: “I fatti sono questi!”

                        "Considerando la decisione dell'Ufficio Scolastico Regionale e la relazione effettuata; gli studenti dichiarano che i 'comportamenti poco consoni' sono stati consolidati dalle sanzioni che i responsabili avrebbero dovuto assegnare e che non hanno mai assegnato."

                        Ricreazioni fuori dall'edificio

                        "L'abitudine", si legge in una nota del Collettivo "di fare ricreazione all'esterno dell'edificio era un occasione rarissima concessa a pochi ragazzi accompagnati da alcuni docenti, e quindi non una reale abitudine. L'unica abitudine pericolosa consolidata dai ragazzi era di uscire in cortile, piccolissimo e ristretto dai silos attrezzati dalla Provincia, di cui era stato accennato il divieto che non è mai stato fatto rispettare."

                        Caduta della collaboratrice scolastica

                        Sul fatto dicono gli studenti “Dato il mancato rispetto delle norme di sicurezza per quanto riguarda l'uso del cortile, invece di sanzionare i ragazzi interessati, si è deciso di intervenire bloccandoli fisicamente, sono stati incaricati la Coordinatrice di sede e le Collaboratrici Scolastiche di impedire fisicamente l'uscita dei ragazzi in cortile. Poche unità di studenti si sono spinti oltre, facendo cadere la collaboratrice che è finita al pronto soccorso."

                        Assemblea straordinaria in palestra, " non abbiamo interrotto la lezione"

                        Gli studenti: "I rappresentanti degli studenti, e non il dirigente, hanno quindi convocato il Comitato Studentesco, in data 24 Novembre 2015 , a seguito di norme che impedivano la permanenza anche nei corridoi interni alla scuola durante la ricreazione, nell'assemblea in cui sono stati invitati il Dirigente e il responsabile della sicurezza, questi non sono stati capaci di rispondere alle domande poste dagli studenti, fuorviando più volte il discorso e umiliando una ragazza ricordando un episodio sensibile. A seguito del mancato chiarimento i ragazzi hanno avuto l'esigenza di leggere la relazione del responsabile della sicurezza che ha determinato l'emanazione di codeste norme, e di consultarsi con tutti gli studenti. I rappresentanti hanno discusso con il Dirigente sulla consultazione, portando le firme raccolte fra quasi tutti gli studenti della sede, appellandosi allo statuto degli studenti, il dirigente ha affermato che non ci fossero motivi validi per svolgere una seconda assemblea a fine consultativo. Dalla tensione e dal senso di ingiustizia provato dai ragazzi, si sono sentiti in diritto di riunirsi comunque, nella data comunicata al Dirigente, al fine di ottenere chiarimenti sulle motivazioni delle norme e discuterne. L'assemblea straordinaria è iniziata alle 8:40 del 25 Novembre 2015, alcuni ragazzi sono passati per le classi avvisando gli altri studenti e ribadendo il loro diritto di partecipare (senza costringerli e non impedendo lo svolgimento delle lezioni per chi lo volesse). I ragazzi si sono disposti nella palestra (in cui non è possibile svolgere le lezioni di educazione fisica per gli strumenti musicali) che non era occupata da nessuno, vari sono stati gli interventi dei Coordinatori di sede e vari i Professori che hanno tentato di costringere alcuni studenti a non partecipare, senza lasciare spazio allo scopo dell'assemblea che è stata interrotta appena dopo il malore di uno dei rappresentanti d'istituto. Al termine dell'assemblea, verso le 10, la classe che era andata a svolgere la lezione di educazione fisica ,all'esterno della scuola (per la mancanza di spazi, appunto) è tornata a scuola e ha visto impegnata la palestra per gli ultimi minuti della lezione che era conclusa. Nessuna lezione è stata interrotta e né il dirigente né le forze dell'ordine (mai chiamate) hanno ripristinato l'ordine."

                        Note e sospensioni

                        “Una situazione assurda per cui sono stati sanzionati (con note e sospensioni) per aver tentato di esprimersi su disagi che vivono in prima persona.” Si legge in una nota del Collettivo studentesco- “I problemi sono, purtroppo, sempre gli stessi: quelli di spazio, segnalati anche da un servizio dell'Indignato Speciale del TG5.” E così "Non è possibile continuare a frequentare una scuola in sovraffollamento. - Afferma Federico Stigliano, studente del MiBe ed esponente del Collettivo Studentesco Pescara- Non è possibile essere umiliati e sanzionati disciplinarmente per aver espresso un proprio disagio. Siamo stati sospesi in nove a seguito dell'assemblea straordinaria, siamo stati catalogati come disonore della scuola, come ingrati e teppisti dal dirigente e da alcuni collaboratori.” " Indignati dalla decisione dell'Ufficio Scolastico Regionale che ha considerato solo la versione del dirigente, oltretutto assente durante l'assemblea straordinaria, in una relazione che considera situazioni non corrispondenti alla verità, gli studenti si chiedono che senso abbiano gli strumenti di democrazia presenti nelle istituzioni scolastiche se questi non vengono minimamente considerati.” Collettivo Studentesco Pescara conclude:"Pretendiamo meno repressione ed autoritarismo, vogliamo democrazia e partecipazione"

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                          Einstein aveva ragione, osservate le onde gravitazionali

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                          Einstein aveva ragione, osservate le onde gravitazionali

                          Roma - Una nuova pagina della storia della fisica è stata scritta, sono state scoperte le onde gravitazionali previste da Einstein.

                          Per la prima volta, gli scienziati hanno osservato in modo diretto le onde gravitazionali: increspature nel "tessuto" dello spazio-tempo, perturbazioni del campo gravitazionale, arrivate sulla Terra dopo essere state prodotte da un cataclisma astrofisico avvenuto nell'universo profondo. Questo conferma un'importante previsione della Relatività Generale di Albert Einstein del 1915, e apre uno scenario di scoperte senza precedenti sul cosmo. Lo ha annunciato Fulvio Ricci, coordinatore della collaborazione scienfica Virgo che ha lavorato alla ricerca. Le onde gravitazionali portano informazioni sulle loro violente origini e sulla natura della gravità, informazioni che non possono essere ottenute in altro modo. I fisici hanno determinato che le onde gravitazionali rivelate sono state prodotte nell'ultima frazione di secondo del processo di fusione di due buchi neri in un unico buco nero ruotante piu' massiccio. Questo processo era stato previsto ma mai osservato prima""Questo risultato rappresenta una pietra miliare nella storia della fisica, ma ancor piu' e' l'inizio di un nuovo capitolo per l'astrofisica, - spiega Fulvio Ricci, ricercatore dell'INFN che coordina la collaborazione internazionale VIRGO, e professore a La Sapienza Universita' di Roma - perche' nei prossimi anni continueranno ad arrivare altri importanti risultati dagli interferometri LIGO e VIRGO, che oggi sono organizzati in un'unica rete globale di rivelatori di onde gravitazionali". "Questo risultato rappresenta un regalo speciale per il centesimo compleanno della Relativita' Generale, - commenta Fernando Ferroni, presidente dell'INFN - il sigillo finale sulla meravigliosa teoria che ci ha lasciato il genio di Albert Einstein".

                          Come è avvenuta la scoperta - Le onde gravitazionali rivelate sono state prodotte nell'ultima frazione di secondo del processo di fusione di due buchi neri, di massa equivalente a circa 29 e 36 masse solari, in un unico buco nero ruotante piu' massiccio di circa 62 masse solari: le 3 masse solari mancanti al totale della somma equivalgono all'energia emessa durante il processo di fusione dei due buchi neri, sotto forma di onde gravitazionali. I due buchi neri, prima di fondersi, hanno spiraleggiato, per poi scontrarsi a una velocita' di circa 150.000 km/s, la meta' della velocita' della luce. L'osservazione conferma anche l'esistenza di sistemi binari di 'buchi neri di massa stellare', in particolare aventi massa maggiore di 25 masse solari. Il processo di fusione dei due buchi neri responsabile delle onde gravitazionali rivelate e' un evento accaduto a 410 megaparsec da noi, e risale quindi a quasi un miliardo e mezzo di anni fa, quando sulla Terra facevano la loro comparsa le prime cellule evolute in grado di utilizzare l'ossigeno. Le onde gravitazionali sono state rivelate il 14 settembre 2015, alle 10:50:45 ora italiana da entrambi gli strumenti gemelli Laser Interferometer Gravitational-wave Observatory (LIGO), negli Stati Uniti, a Livingston, in Louisiana, e a Hanford, nello stato di Washington. Gli osservatori LIGO, finanziati dalla National Science Foundation (NSF) e operati da Caltech e MIT, hanno registrato l'arrivo delle onde gravitazionali entro una finestra temporale di coincidenza di 10 millisecondi. L'importante risultato, pubblicato oggi sulla rivista scientifica Physical Review Letters, e' stato ottenuto, grazie ai dati dei due rivelatori LIGO, dalle Collaborazioni Scientifiche LIGO (che include la Collaborazione GEO600 e l'Australian Consortium for Interferometric Gravitational Astronomy) e VIRGO, che fa capo allo European Gravitational Observatory (EGO), fondato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) italiano e dal Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) francese. La scoperta e' stata annunciata dalle collaborazioni LIGO e VIRGO nel corso di due conferenze simultanee, negli Stati Uniti a Washington, e in Italia a Cascina (Pisa), nella sede di EGO, il laboratorio nel quale si trova l'interferometro VIRGO, progetto ideato, realizzato e condotto dall'INFN e dal CNRS con il contributo di Nikhef (Paesi Bassi), e in collaborazione con POLGRAW - Polska Akademia Nauk (Polonia) e Wigner Institute (Ungheria).

                          Anche la ricerca italiana ha avuto un ruolo nella scoperta delle onde gravitazionali, che scrive una nuova pagina per la fisica. L'Osservatorio Gravitazionale Europeo EGO e' responsabile per il funzionamento e la gestione di VIRGO, e' infatti un progetto nato dall'originale idea dell'italiano Adalberto Giazotto e del francese Alain Brillet, e la cui collaborazione scientifica oggi conta circa 250 fisici e ingegneri, di cui la meta' dell'INFN, provenienti da 19 laboratori europei. L'INFN partecipa a VIRGO con le proprie Sezioni presso le Universita' di Pisa, Firenze con il gruppo di ricerca di Urbino, Perugia, Genova, Roma Sapienza, Roma Tor Vergata, Napoli, Padova, e i Centri Nazionali Tifpa di Trento e Gran Sasso Science Institute dell'Aquila. "Questo successo e' il coronamento di un'impresa scientifica da molti considerata al limite dell'impossibile, - sottolinea Gianluca Gemme, coordinatore nazionale INFN di VIRGO - nella quale l'Italia ha costantemente mantenuto un ruolo di leadership a livello mondiale, grazie all'impegno dell'INFN, iniziato nei primi anni '70 del Novecento con le antenne risonanti e continuato dagli anni '90 con l'interferometro VIRGO, che oggi e' uno dei tre strumenti piu' avanzati al mondo per la ricerca di onde gravitazionali". "L'aspetto piu' entusiasmante di questa scoperta - prosegue Gemme - e' che essa non chiude un'epoca ma, anzi, apre una stagione di risultati scientifici di assoluto rilievo, nella quale l'Italia con l'INFN continuera' ad avere un ruolo di primissimo piano". Presso la sede del Gran Sasso Science Institute, uno degli istituti italiani coinvolti nella ricerca, si e' svolta la diretta streaming della conferenza stampa, in un'affollatissima aula magna, alla presenza di personalita' del mondo scientifico e della politica."E' un momento emozionante e indimenticabile: ho speso 35 anni della mia vita in queste ricerche", dichiara il direttore del Gssi Eugenio Coccia, "ed e' meraviglioso avere in un sol colpo osservato le onde gravitazionali e dimostrato l'esistenza dei buchi neri. L'umanita' acquista un nuovo senso: d'ora in poi non solo vedremo il cosmo, ma ascolteremo le sue vibrazioni, la sua musica". A questa impresa collettiva hanno collaborato 1004 ricercatori appartenenti a 133 istituzioni scientifiche di tutto il mondo. L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, di cui il Gssi e' centro di studi avanzati, e' molto rappresentato e sono del Gssi 8 firme, tra cui 6 di giovani ricercatori da Italia, Cina, India e Pakistan. (AGI) 

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                            Borse in profondo rosso, Milano -5,63%

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                            Roma - Le borse europee chiudono in forte calo un'altra seduta segnata dal timore degli operatori per il rallentamento dell'economia globale e le sue molteplici implicazioni, dal crollo del petrolio alla tenuta delle banche, le quali restano il settore piu' colpito dalle vendite. A Parigi (Cac 40 -4,05% a 3.896,71 punti) crolla Societe Generale, giu' del 12,35%.

                            Tra i titoli piu' ceduti sui listini del vecchio continente figurano inoltre Commerzbank (-5,85%), Deutsche Bank (-5,45%), Barclays (-5,85%), Bnp Paribas (-5,18%), Axa (-5,99%), Credit Agricole (-5,92%) e Bbva (-6,61%). Sui circuiti di Londra (Ftse 100 -2,39% a 5.537 punti) va segnalato inoltre il balzo dell'operatore aurifero Randgold (+7,28%), segnale di quanto l'oro sia sempre piu' bene rifugio in un'ondata di 'panic selling' che non si placa. Il Dax di Francoforte scende del 2,93% a 8.752 punti, l'Ibex di Madrid scivola del 4,44% a 7.782 punti. A indossare la maglia nera e' pero Piazza Affari, con l'Ftse Mib che scende del 5,63% a 15.773 punti. Male anche Lisbona (-4,23%) e Atene (-1,89%). E' durato il tempo di una seduta l'euforia di Piazza Affari che ha archiviato l'ennesima giornata da bollino rosso con il Ftse Mib in calo del 5,63% e sotto quota 16mila punti (15.773); All Share -4,72%. Ancora una volta e' stato il settore bancario a essere stato investito sin dall'avvio da un'ondata di 'panic selling', segnale evidente che la sua resistenza al rallentamento globale e' messa in dubbio da sempre piu' operatori. Da segnalare i massimi da un anno toccati dalle quotazioni dell'oro, bene rifugio per definizione quando i mercati finanziari finiscono nella bufera. Sul listino principale fortemente negativi anche industriali e i titoli energetici. Tra i bancari la peggiore e' stata Ubi con un -12,11% nel giorno della diffusione dei conti 2015. Giu' anche Intesa Sanpaolo (-6,84%), Unicredit (-7,03%), Mps -9,88%, Mediobanca, nel giorno della presentazione della semestrale, ha perso invece il 5,27%, mentre Bpm e Banco Popolare, sempre piu' vicine alle nozze, hanno lasciato rispettivamente il 2,08 e l'8,71 per cento. Tra gli altri finanziari, Generali -8,51%. Pesanti anche industriali (Fca -5,15%, Ferrari -7,56%, Finmeccanica -6,95%) ed energetici, con Enel a -3,63%, Eni -6,02%, e Saipem a -12,02% nell'ultimo giorno dell'aumento di capitale. Telecom Italia, in vista dei conti 2015 e dell'aggiornamento del piano industriale 2016-2018, ha fatto -8,94% chiudendo a 0,8255 euro per azione. Wall Street estende le perdite, con l'indice Dow Jones (-2,16%) affondato dal crollo di Boeing, giu' di oltre il 10%. A colpire il titolo della compagnia sono le voci su un'inchiesta delle autorita' di borsa per frode contabile. Pesante anche Morgan Stanley (-5,22%), che ha chiuso con il dipartimento di Giustizia un patteggiamento piu' esoso del previsto in merito alla vicenda dei mutui subprime. E' pero', come in Europa, tutto il comparto del credito a subire vendite particolarmente intense, da Goldman Sachs (-3,53%) a Jp Morgan (-3,59%). In netta controtendenza Cisco (+8,51%) grazie ai risultati migliori delle attese. L'indice Nasdaq segna -1,18%, con Twitter in netta flessione (-3,81%) dopo l'ennesima trimestrale da dimenticare. (AGI)

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                              I Cantori di Ippocrate, coro leccese di medici, canterà per l'ISBEM di Mesagne.

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                              I Cantori di Ippocrate, coro leccese di medici, canterà per l'ISBEM di Mesagne.

                              I Cantori di Ippocrate, un coro di Camici Bianchi… e non solo. Per un ospedale senza dolore, per abbattere le mura nel rapporto paziente - medico

                              Sabato 13 Febbraio 2016, alle 18, nell’Auditorium del Convento dei Cappuccini a Mesagne, il noto coro leccese “I CANTORI di IPPOCRATE” dedicherà una serata-spettacolo di beneficenza a favore dell’ISBEM di Mesagne, di cui si vuole incoraggiare le molteplici attività di Ricerca, Formazione e Servizi del Pianeta Salute nel Mezzogiorno.

                              Per i Cantori la musica è una Categoria principe dello spirito, cioè un patrimonio dell'Umanità e una Panacea della sofferenza, dei disagi e delle problematiche che incatenano l'Animus, impedendo di elevarsi al meglio. Cantando, comunicano e musicano vari eventi collettivi e grandi temi dell'umanità, con un approccio sociologico che aiuta ad abbattere le barriere tecnologiche che, spesso, minano il rapporto medico-paziente. Dal 2005, anno in cui si costituirono per iniziativa di Mino Metrangolo, Medico Anestesista e di Antonio Lorenzo, tecnico di laboratorio, entrambi professionalmente e affettivamente legati all’ospedale Vito Fazzi, i Cantori di Ippocrate hanno portato in concerto temi quali: l'Acqua, i Diritti dell'Uomo, l'Ospedale senza Dolore, la Pace. Le voci del coro vogliono risvegliare le coscienze ed invitare le persone a credere in ciò che pensano, facendo del pensiero una mentalità, un modo di essere, un costume e un percorso di vita. Così Ezio Bosso, straordinario talento artistico colpito da SLA, ha detto dopo una memorabile esibizione al Festival di Sanremo il 10 Febbraio 2016: la musica è come la vita, si può fare solo insieme, in quanto essa ha un valore sociale, politico e quindi culturale!

                              Tra le ragioni che hanno convinto i Cantori di Ippocrate ad incontrarsi per cantare, c’è anche quella di ridare fiducia alla figura del medico, che è punto di riferimento nelle famiglie dei malati e nella società. Tale consapevolezza esige un rapporto prioritario, confidenziale, diretto e responsabile in quanto l’agire professionale del medico pone l’attenzione all'Uomo, quale entità fisica e psichica cui bisogna rivolgersi con rispetto per tutelarla e proteggerla. Il Coro è costituito in prevalenza da medici, membri dell'Università del Salento e figure Istituzionali politiche e non, da dirigenti di Scuole e da unità corali di sostegno che si sono esibiti in sedi prestigiose e in eventi memorabili. Il Concerto pro-ISBEM che avvia giovani alla Ricerca e alla Formazione come vie maestre per migliorare il Pianeta Salute è incentrato su alcuni capolavori della cultura napoletana che toccano cuore e mente, quali: I' TE VURRIA VASA’ (1900) P. CONTE; 'NA SERA 'E MAGGIO (1937) P. CONTE; O PAESE DO SOLE (1925) P. CONTE; REGINELLA (1917) E. TAFURO; PISCATORE 'E PUSILLIPO (1925) P. CONTE; O SOLE MIO (1898) M. PRINARI; GUAGLIONE (1956) M. PRINARI; DICITINCELLO VUJE (1930) P. CONTE.

                              I CANTORI di IPPOCRATE dell’anno 2016 sono: Daniela Bonea; Armando Blanco; Luigi Bruno; Luciana Capasa; Anna Rita Capodieci; Angelo Caretto; Imma Carraturo; Piero Conte; Fernando Del Cuore; Ludovica De Santis; Rita Farenga; Sergio De Pascalis; Rita Giordano; Rossella Grasso; Donatella Lala; Domenico Lenzi; Marcello Libetta; Raffaele Longo; Marinella Mantovano; Nino Marra; M. Concetta Moscara; Connie Muia; Mariella Neglia; M. Vittoria Panico; Eduardo Pascali; Angela Perulli; Tonino Perrone; Marcello Prinari; Daniela Puscio; M. Cristina Romano; Virginia Rubichi; A. Pina Tafuro; Enzo Tafuro; Fernanda Tafuro; Amelia Toma; Paola Torsello; Antonio Valacca; Annarita Zagari; Direttore del Coro: M° Raffaele Lattante Direttore Artistico e Referente: Dr. Mino Metrangolo Voce recitante di poesie napoletane: Mario Cutrì Scenografia e Regia: Antonio Cortese

                              Le date dei cantori di Ippocrate

                              Concerti dei Cantori di Ippocrate a LECCE e dintorni: Teatro Paisiello; Teatro Politeama; Ospedale V. Fazzi; Università; Chiesa Santa Croce; OUtline; Anfiteatro; Cattedrale; Chiesa di S. Chiara; Golf Club Acaya; Copertino; Monteroni; Chiesetta Balsamo; Galatina; Alezio; Teatro romano; Teatro comunale Cavallino; Carmiano; officine Cantelmo; Monastero delle Benedettine; 4^ e 5^ Borsa di Studio V. Fazzi giugno 2006 e 2007; Ospedale senza dolore dicembre 2006; ALTEIA – Giornata donazione latte umano marzo 2010; Concerto per la terza età maggio 2014; Giornata dell’acqua dicembre 2007; Figli dell’uomo dicembre 2008; Resurrexit aprile 2009; Musiche natalizie Puglia e Dintorni dal 1500 ad oggi con riferimenti europei dicembre 2009; Pellicola sonora 2-12-2010; Concerto dicembre 2011; Concerto “Graffiti musicali italiani” 12-2013; Giornata del malato maggio 2007; Notte dei Ricercatori novembre 2008; Concerto Hot Line luglio 2008; Ama il prossimo tuo giugno 2008; Inaugurazione Presepe dicembre 2008; Chiusura “cortili aperti” aprile 2009; Omaggio a Monsignor Ruppi giugno 2009; Omaggio al cinema agosto 2009; Canti tradizionali popolari di Puglia e Dintorni maggio 2010; Concerto Cortili Aperti maggio 2010; Concerto luglio 2010; Concerto luglio 2010 Piazza Falconieri; Concerto “Terra Noscia” agosto 2010; Concerto ottobre 2010; Concerto Aeroporto Galatina dicembre 2010 Aeroporto “Cesari”; 150° unità d’Italia marzo 2011; Concerto luglio 2011; Concerto AVIS agosto 2011; Concerto agosto 2011; XI Premio Salentino 2012 giugno 2012; Concerto gennaio 2013; Cantori di Ippocrate con “Verdi per la Patria” settembre 2013; Concerto settembre 2013 castello aragonese; Concerto settembre 2013; Concerto Arrivederci estate settembre 2014; Concerto Sorrisi di Natale dicembre 2014; Concerto presentazione libro “Alzheimer” gennaio 2015. Concerti dei Cantori di Ippocrate in altre sedi, italiane e straniere: Bruxelles: Concerto per l’Europa maggio 2008 Parlamento Europeo; Roma: Omaggio al Papa Benedetto XVI aprile 2009 Piazza San Pietro; Concerto 2011 Artena – Concerto 2012 Ciampino; Bari, Fiera del Levante: Progetto “Un’alga per la vita” Spirulina P. Ottobre 2009; Pescara e Perugia: Concerti fatti nel 2014;Concerto pro ISBEM dedicato dai Cantori di Ippocrate al Progetto Monastero 3° Millennio (www.isbem.it/m3m) ispirato al Paradigma del Dono e all’Innovazione Sociale nel Pianeta SALUTE: Mesagne, Ex Convento dei Cappuccini 13-02-2016.

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                                Pallanuoto, Pescara alla vigilia del week end

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                                Pallanuoto, Pescara alla vigilia del week end

                                Campionati di pallanuoto alla quarta giornata del girone d'andata.

                                In A2 donne, Il Pescara Pallanuoto (6 punti) è all'inseguimento delle due leader Sis Roma e Racing Nuoto (9 punti) e cercherà di sfruttare il doppio impegno interno consecutivo. Domenica alle 15 al Pala-Pallanuoto, salirà l'Ortigia Siracusa. Il coach biancazzurro Tommaso Cianfrone: "Affrontiamo una neopromossa (3 punti), ma dalla storia pallanuotistica davvero importante. È il primo di un doppio impegno casalingo, per cui dobbiamo necessariamente sfruttare questa opportunità anche per capire il nostro stato di forma attuale. Abbiamo lavorato intensamente nelle ultime settimane e bisogna solo continuare su questa strada". Arbitro: Lanza, ingresso gratuito.
                                In B maschile si gioca di sabato.
                                La capolista (a punteggio pieno) Pescara va a Acilia. Alle ore 19.10, La Fenice (2 punti)-Pescara Pallanuoto. Il tecnico adriatico, il greco Yiannis Giannouris la pensa così: "Sappiamo che la partita sarà dura, contro una squadra tra le migliori nel nostro girone, ben preparata e esperta. Da parte nostra la affronteremo con la massima serietà, rispetto per l'avversario e voglia di fare bene. Mi aspetto una gara combattuta fino alla fine dalle due squadre". Arbitro: Petraglia.

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                                  L.Stabilità/Prima casa, benefici e agevolazioni fiscali

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                                  L.Stabilità/Prima casa, benefici e agevolazioni fiscali

                                  Dal 1° gennaio 2016, in seguito a quanto previsto dalla legge di Stabilità, chi in passato ha acquistato una prima casa usufruendo delle agevolazioni previste e decide ora di comprare un nuovo immobile senza prima vendere il precedente può farlo sfruttando ancora una volta i benefici fiscali. C’è solo una condizione: l’abitazione acquistata in precedenza deve essere alienata entro un anno dalla data dell’atto.

                                  Da Idealista news Annarita Lomonaco, dell’Ufficio Studi Consiglio Nazionale del Notariato, la norma punto per punto. La legge di Stabilità 2016 ha facilitato l’applicazione dei benefici fiscali sull’acquisto della prima casa. In che modo ha reso più semplice usufruire delle agevolazioni?

                                  Fino al 31 dicembre 2015 chi voleva acquistare una prima casa avendone in passato acquistata un'altra con le agevolazioni previste doveva necessariamente prima vendere o alienare l’abitazione in questione e solo successivamente poteva acquistare il nuovo immobile usufruendo del beneficio.

                                  Con un mercato immobiliare un po’ in difficoltà, soprattutto negli ultimi anni, non sempre questa sequenza temporale poteva realizzarsi. Il legislatore ha preso atto di tale difficoltà e ha dato vita a una norma che dal 1° gennaio 2016 consente di acquistare la prima casa, quindi una nuova abitazione, usufruendo delle agevolazioni anche se si possiede ancora la precedente acquistata con i benefici fiscali, purché però la si alieni entro l’anno successivo. Sostanzialmente, il legislatore ha dato al contribuente che vuole cambiare la propria abitazione un anno di tempo rispetto a un nuovo acquisto.

                                  Quali sono i benefici fiscali previsti per l’acquisto della prima casa?

                                  Imposta di registro – Stiamo parlando di una norma che è stata inserita nell’ambito della disciplina dell’imposta di registro. Quest’ultima si applica quando si acquista da un privato oppure da un soggetto passivo Iva, ma non dall’impresa costruttrice. L’imposta proporzionale di registro per questi acquisti è stabilita nella misura del 2%. Trattandosi di abitazioni, è possibile che il contribuente scelga di applicare l’imposta sul cosiddetto valore catastale, cioè fare l’opzione del prezzo/valore, quindi il 2% si applica sul valore catastale dell’immobile e non sul valore di mercato. Le imposte ipotecarie e catastali sono dovute nella misura di 50 euro ciascuna.

                                  Iva – L’agevolazione prima casa esiste anche come beneficio nell’ambito dell’Iva, cioè per l’acquisto dall’impresa costruttrice. In questo caso l’Iva ha un’aliquota ridotta, pari al 4%, ma si applica sul prezzo, perché nell’Iva la base imponibile è data dal prezzo di vendita. In tal caso, per quanto riguarda i requisiti e le condizioni, la disciplina degli acquisti prima casa è identica a quella stabilita nell'ambito dell'imposta di registro.

                                  Pertanto, per quanto la modifica normativa di cui stiamo parlando sembri riferirsi letteralmente all’imposta di registro, a nostro avviso, in via interpretativa, proprio perché la disciplina dell’Iva è costruita con un rinvio alla normativa dell’imposta di registro, questa novità può applicarsi anche agli acquisti sottoposti ad Iva. Su questo punto anche l’Agenzia delle Entrate, intervenendo al Telefisco, ha confermato tale interpretazione.

                                  Acquisti per successione e donazione – Come confermato dalla stessa Agenzia, la novità è applicabile anche in caso di acquisti della prima casa per successione o donazione. Infatti, è previsto un beneficio prima casa – sempre in presenza di tutti i requisiti e di tutte le condizioni di cui abbiamo parlato – anche per questi acquisti. In questo caso, l’agevolazione è un’applicazione delle imposte ipotecarie e catastali nella misura di 200 euro ciascuna.

                                  Credito d’imposta – C’è poi il punto relativo al credito d’imposta. Chi vende e riacquista una prima casa ha diritto a un cosiddetto credito d’imposta: può scomputare dall’imposta da pagare quella che ha già pagato per un altro acquisto prima casa. Qui c’è una difficoltà interpretativa. La formulazione letterale della norma sul credito d’imposta dice, infatti, che spetta a chi alieni un’abitazione acquistata con le agevolazioni e ne acquisti un’altra entro l’anno. Quindi la norma sul credito d’imposta presuppone la sequenza alienazione/riacquisto, che fino al 31 dicembre 2015 era l’unica possibile per usufruire delle agevolazioni.

                                  A nostro avviso, però, la finalità della norma e il rinvio alle condizioni della nota II-bis – la disposizione che regolamenta la disciplina prima casa – consentono in via interpretativa di applicare il credito d’imposta anche laddove quella sequenza temporale sia ribaltata. Anche su questo punto l’Agenzia delle Entrate si è mostrata aperta alle interpretazioni e sempre in occasione di Telefisco ha concordato sul fatto che in via interpretativa si deve riconoscere.

                                  Quali sono i requisiti per poter accedere alle agevolazioni per l’acquisto della prima casa?

                                  Chi usufruisce dell’agevolazione prima casa deve rispettare determinati requisiti. Per esempio, nel caso della novità in questione, deve trasferire l'abitazione agevolata preposseduta entro l'anno dal nuovo acquisto.

                                  In sintesi, i requisiti necessari sono, oltre a quello oggettivo (deve trattarsi di abitazioni, escluse quelle di categoria catastale A1, A8, A9):

                                  - la residenza nel comune dove si acquista l’immobile agevolato (in mancanza, la residenza può essere trasferita entro 18 mesi dall'acquisto);

                                  - non possedere, neppure in comunione con il coniuge, altre abitazioni nello stesso comune, a prescindere da come queste abitazioni siano state acquisite;

                                  - poi c’è il requisito della non possidenza di altre abitazioni su tutto il territorio nazionale acquistate con le agevolazioni prima casa ed è quello sul quale è intervenuto il legislatore, consentendo sostanzialmente di spostare anche all'anno successivo dal nuovo acquisto la realizzazione di questo requisito.

                                  Quali sono le cause di decadenza dall’agevolazione?

                                  La mendacità di tutti questi requisiti dichiarati dal contribuente o il mancato trasferimento entro l'anno dell'immobile preposseduto e acquistato con le agevolazioni comportano la decadenza dell'agevolazione, cioè l'amministrazione finanziaria recupera l'imposta nella misura ordinaria (il 9% per l'imposta di registro) ed applica una sanzione (nella misura del 30%).

                                  Oltre a queste ipotesi c'è anche un’altra causa di decadenza: l’alienazione nei cinque anni dall'acquisto dell'immobile agevolato. Nel caso in cui l’immobile acquistato con le agevolazioni prima casa venga trasferito nei cinque anni dall’acquisto agevolato si verifica la decadenza dall’agevolazione, a meno che il contribuente riacquisti entro l’anno successivo un altro immobile da destinare a propria abitazione principale.

                                  Nel caso di un riacquisto, che evita la decadenza, va precisato che non è necessario si tratti di un riacquisto prima casa – quindi per esempio di un immobile che non sia nelle categorie catastali A1, A8, A9 –, ma occorre la destinazione ad abitazione principale. C’è quindi una differenza tra il requisito oggettivo necessario per accedere al beneficio e il requisito oggettivo del riacquisto, che serve per sanare ed evitare la decadenza.

                                  I pro e i contro di questa misura?

                                  Direi che è una facilitazione per il contribuente, perché prende atto del fatto che soprattutto in questo ultimo periodo il mercato immobiliare ha dei tempi più lenti. Anche le modalità contrattuali sono tali per cui effettivamente a volte chi vuole cambiare casa trova la nuova, ma può avere difficoltà a vendere quella che già possiede.

                                  Questa è una norma che sicuramente – consentendo di accedere comunque a un trattamento fiscale di favore e dando più tempo per vendere/trasferire il precedente immobile – ha effetti positivi. Come capita praticamente con tutte le norme, ci possono essere degli aspetti che necessitano di un’interpretazione. Mi sembra, tuttavia, che i punti di maggiore rilievo siano stati risolti in via interpretativa.

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                                    Trivelle, Legambiente su referendum 17 aprile:“Ci appelliamo a Mattarella per l'election day"

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                                    Trivelle, Legambiente su referendum 17 aprile:“Ci appelliamo a Mattarella per l'election day

                                    Wwf "cdm nega election day e butta via 300mln per paura di dare voce agli italiani" - Legambiente; “Ci appelliamo a Mattarella per l'election day, evitiamo un incredibile sperpero di 360 milioni di euro e il rischio che si voti due volte sulle trivelle quest'anno".

                                    “La decisione del governo di fissare il referendum sulle trivellazioni in mare tra due mesi, e di non accogliere la richiesta di accorpare il referendum prossime alle elezioni amministrative, è l’ulteriore dimostrazione che questa consultazione disturba. Evidentemente l’esecutivo teme che gli italiani ne valutino fino in fondo la portata e si dimostra riluttante ad affrontare seriamente e democraticamente la questione energetica”. Così Rossella Muroni, presidente di Legambiente, sul decreto per l'indizione del referendum popolare sulle trivelle in mare approvato la notte scorsa dal consiglio dei ministri che fissa la consultazione il 17 aprile. “Abbiamo chiesto un election day per motivi che riteniamo fondamentali. Si tratta di facilitare la partecipazione al voto dei cittadini, dare loro il tempo di informarsi e valutare il quesito, far risparmiare allo Stato oltre 300 milioni di euro di spesa che due date separate per le votazioni comportano. Non solo: va ricordato che, sulle trivelle, dinanzi alla Corte costituzionale pendono ancora due conflitti di attribuzione, la cui ammissibilità verrà decisa a breve. Qualora il giudizio della Corte dovesse essere positivo, il referendum potrebbe svolgersi su tre quesiti e non solo su uno. Questo elemento però il Governo non lo ha proprio considerato e adesso si rischia anche il paradosso che gli italiani, dopo il 17 aprile, potrebbero essere nuovamente chiamati a votare, sullo stesso tema, in una terza data, con ulteriore spreco di risorse. Per questo ribadiamo la necessità di stabilire un election day in data congrua e ci appelliamo al presidente della Repubblica affinché non firmi il decreto, uscito dal Consiglio dei ministri di ieri sera, che stabilisce la data del 17 aprile. “

                                    Cdm nega l’election day, wwf: il governo butta via 300 milioni per paura di dar voce agli italiani sulla questione trivelle

                                    “Il Consiglio dei ministri ha deciso: il referendum sullo stop alle trivelle si terrà il 17 aprile. Dunque niente accorpamento con le elezioni amministrative, come si era chiesto da più parti. Questo il commento del WWF: “Il Governo ha evidentemente così tanta paura di quello che pensano i cittadini italiani che, pur di far mancare il quorum fissato per il referendum, è disposto a buttare via 300 milioni di euro – ha detto Dante Caserta – Vicepresidente del WWF Italia - . Il mancato accorpamento del referendum “no triv” con le elezioni amministrative è una scelta insostenibile sia dal punto della tutela ambientale, che da quello dei conti dello Stato. Con 300 milioni di euro si potrebbe rendere più sicuro il nostro Paese agendo sul dissesto idrogeologico, si potrebbero disinquinare i nostri fiumi e i tanti tratti di mare oggi non balneabili, si potrebbe potenziare il trasporto pubblico e migliorare la vita e la salute di milioni di pendolari, si potrebbe finanziare il sistema delle aree naturali protette italiane… Si preferisce invece sprecare tutti questi soldi e obbligare i cittadini italiani a recarsi alle urne quattro volte nel giro di pochi mesi. La politica del Governo si conferma una politica “fossile”, nella sostanza e nei metodi”.

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                                      Pulcinella Abruzzese: anima del Carnevale, figura divina, magica. Storia e i simboli - foto

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                                      Carnevale tradizionale a Torrevecchia Teatina Ch

                                      Il Pulcinella della Compagnia Tradizioni Teatine: il Carnevale di tradizione a Torrevecchia Teatina CH. La maschera di Pulcinella risale al IV secolo avanti Cristo e nasce da un personaggio, Maccus, un servo dal naso lungo e dalla faccia bitorzoluta con guance grosse, con ventre prominente, che indossava una camicia larga e bianca. 

                                      Dopo una lunga ricerca sul pulcinella abruzzese, il professore Francesco Stoppa, studioso di tradizioni popolari, direttore del Cata (Centro di Antropologia per il Turismo) e del CTT, Compagnia Tradizioni Teatine, ha realizzato il Carnevale Tradizionale Abruzzese, una grande festa che consacra il ritorno della primavera, processando e bruciando l’anno vecchio, con la partecipazione delle Associazioni " Lu Ramajette" di Chieti, "I Colori del Territorio" di Spoltore PE, ed il teatro del Sangro di Lanciano CH. Il caratteristico Pulcinella abruzzese, anima del Carnevale, è una figura divina, magica, potente che rigidamente indossa un abito di tradizione con molti abbellimenti, ed è formato da: La Frusta che è un simbolo magico. Ha il potere di rimettere le cose a posto nella normalità del ciclo stagionale e soddisfa i desideri umani. Gli Stivali sono un simbolo di potere. Infatti il contadino calzava le scarpe La mazza fiorita, con la struttura in canna, rivestita di nastri colorati, che funziona da bacchetta magica. Tutto ciò che tocca rifiorisce

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                                      Il cappello a cono, sempre con la struttura di canna, unisce la terra al cielo, ed è il simbolo di un personaggio con potere religioso. E' arricchito da numerosi pon pon in lana, che rappresentano i fiori, mentre i nastri colorati sono i nuovi germogli. Comunica e scaccia il male. La Bandoliera simbolo magico, rappresenta la potenza del personaggio Il Campanaccio somiglia all’ utero femminile, quindi è il simbolo della fertilità. Il rumore procurato agitandoli, potrebbe rappresentare un qualcosa per scacciare il male. Un buon abbinamento è quello che ricorda il ritorno delle greggi e delle mandrie, il suono della transumanza. La Vedova, moglie di carnevale, rappresenta il popolo e la continuità. Re Carnevale che custodisce una natura selvaggia, primitiva, generatrice, viene processato e condannato a morte. Nella sceneggiata del processo, Re Carnevale si proclama innocente dalle accuse, “Il caldo torrido dell’estate, il fallimento delle banche, la ferocia dell’ISIS”, ma Il giudice che rappresenta l’equilibrio tra l’uomo e la natura, tra il sottomesso ed il potente, lo condanna a morte. Il funerale viene accompagnato dalla canzone “La scura maje”, un lamento funebre satirico, intonato dalla afflitta vedova di Re Carnevale, sempre interpretata da un uomo.

                                      La chiusura del carnevale si festeggia con il rogo del fantoccio di Re Carnevale. Si conclude così un ciclo naturale e se ne inaugura un altro, a preparazione della primavera che in questa stagione già si intuisce nell'aria. La dispersione delle ceneri concima il terreno Gli altri personaggi della sceneggiata sono il dottore che rappresenta la scienza e l’avvocato, le regole sociali.

                                      Tutti i simboli apotropaici, nel linguaggio comune si usa il più noto aggettivo "scaramantico", che costruiscono la maschera di Pulcinella, servono per scacciare gli spiriti maligni. Il programma ha contemplato anche il "Ballo del palo intrecciato", fatto avvolgendo e svolgendo nastri colorati, ed il "Canto dei mesi", (mesciarule), dove ognuno balla e canta la sua storiella e viene messo in riga dall’Anno. In tutti i riti del carnevale, c’è un legame, è quello di scongiurare, allontanare ed annullare gli influssi maligni. Con esso si celebrano i riti propiziatori, che dà sollievo ai malanni e procura l’abbondanza dei raccolti. Il Carnevale Tradizionale non ha nessun collegamento con i modelli carnevaleschi consumistici, estranei e privi di contenuto.

                                      Pulcinella si divide'.

                                      L’Associazione Onlus Camminando Insieme e la Compagnia Tradizioni Teatine, per nove anni hanno realizzato il Carnevale Tradizionale Abruzzese. Quest’anno, Pulcinella si è diviso fra il Carnevale Popolare a Chieti ed il Carnevale di tradizione a Torrevecchia Teatina CH.

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                                        Pescara/ “Aterno – Manthonè” A scuola con la guardia di finanza

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                                        Pescara/ “Aterno – Manthonè” A scuola con la guardia di finanza

                                        La quarta edizione del progetto “educazione alla legalità economica”

                                        Ieri, presso l’Istituto Tecnico Statale “Aterno – Manthonè” di Pescara, si è tenuto il primo incontro delle Fiamme Gialle con gli studenti per parlare di cultura della legalità economica nell’ambito del progetto “Educazione alla Legalità Economica”, giunto oramai alla sua quarta edizione. L’iniziativa trae origine da un Protocollo d’intesa tra il Comando Generale della Guardia di Finanza ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed è finalizzata a promuovere, nell’ambito dell’insegnamento “Cittadinanza e Costituzione”, un programma di attività a favore degli studenti della scuola primaria e secondaria. L’intento è di far maturare la consapevolezza del valore della legalità economica, con particolare riferimento all’attività svolta dal Corpo a contrasto dell’evasione fiscale, dello sperpero di denaro pubblico, della contraffazione, delle violazioni dei diritti d’autore, degli illeciti in materia di sostanze stupefacenti ed, in generale, di ogni forma di criminalità economico-finanziaria. Di concerto con il predetto Dicastero, è stato così sviluppato il predetto progetto che, anche per l’anno scolastico 2015/2016, prevede, a livello nazionale, l’organizzazione di incontri presso le scuole orientati a:

                                        - creare e diffondere il concetto di “sicurezza economica e finanziaria”;

                                        - affermare il messaggio della “convenienza” della legalità economico-finanziaria;

                                        - stimolare nei giovani una maggiore consapevolezza del delicato ruolo rivestito dal Corpo, quale organo di polizia vicino a tutti i cittadini, di cui tutela il bene fondamentale delle libertà economiche.

                                        Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara, d’intesa con il locale Ufficio Scolastico Provinciale, ha individuato numerosi istituti scolastici di diverso indirizzo e grado che saranno coinvolti nei prossimi mesi nel progetto. Il programma vedrà impegnati, oltre al corpo docente, Ufficiali della Guardia di Finanza di Pescara. All’iniziativa è abbinato un concorso denominato “Insieme per la legalità” che ha lo scopo di sensibilizzare i giovani, tramite il coinvolgimento delle scuole, sul valore civile ed educativo della legalità economica, nonché in merito alle attività svolte dal Corpo in tali settori, favorendo la loro espressione libera, creativa e spontanea sulla tematica. L’incontro svolto ha visto l’attivo coinvolgimento degli studenti ed ha riscosso l’apprezzamento del Dirigente Scolastico – Prof.ssa Antonella Sanvitale nonchè del corpo docente intervenuto.

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