Lo spettacolo teatrale “Giulio Cesare” di Shakespeare da venerdì 21 settembre
Verrà rappresentato nei quartieri periferici della città di Pescara, in una speciale veste itinerante, lo spettacolo “Giulio Cesare” per la regia di William Zola. Un connubio, quello fra teatro e città che allarga i confini del progetto giunto alla tredicesima edizione, La Torre del Bardo, in felice sinergia con Teatro Stabile d’Abruzzo e la Onlus della Laad. Quattro gli appuntamenti, ad ingresso gratuito, da non perdere che si terranno, a partire dalle ore 20.00, domenica 16 settembre in Piazza Monsignor Italo Febo nella Zona di San Donato, martedì 18 settembre nell’ex Lavatoio Pubblico in Zona Colli Madonna, venerdì 21 settembre in Piazza Marino di Resta Zona San Silvestro Spiaggia e martedì 25 settembre in Via Carlo Alberto Della Chiesa nel quartiere Zanni.
“Siamo felici di poter essere coinvolti in un momento di socializzazione. Giulio Cesare di Shakespeare è una delle opere mondiali più importanti e con essa vogliamo rappresentare un momento della nostra storia – queste le parole del regista William Zola– voglio sottolineare l’importanza di questo evento in una città come Pescara, c’è una chiave di lettura contemporanea in questa opera da rintracciare nei concetti di potere e democrazia; ci piace molto il rapporto diretto con le persone e soprattutto parlare con i giovani, nei quartieri occorre portare avanti queste iniziative e ci piacerebbe farlo con continuità con altre operazioni simili. L’idea che voglio portare è quella di andare a teatro sotto casa e scoprire un mondo affascinante”.
“Porto i saluti della Presidente Vera De Gregoris assente per motivi si saluti, ci teniamo tantissimo a collaborare con la Torre del Bardo- ha dichiarato l’aiuto regia Margherita Cordova- i nostri spettacoli sono nati a Villa Sabucchi dove teniamo da 14 anni spettacoli teatrali di Shakespeare e dove lo scorso agosto abbiamo proposto il Giulio Cesare. Abbiamo portato anche in tribunale e in carcere questi spettacoli, il teatro è una cosa che riguarda tutti. Queste opere se dovessimo metterle in scena senza alcun riallestimento per intero durerebbero 4 o 5 ore. Abbiamo deciso di portare questa opera nelle periferie perché ne è capitata l’occasione, è un’opera che amiamo moltissimo, cerchiamo opere che abbiamo a che fare con l’attualità e speriamo che sia un gran successo”.
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