
Gianni Melilla “Il Governo non decida più il fermo della pesca in Adriatico a metà agosto.”
“Per 40 giorni le marinerie abruzzesi dovranno stare ferme, per motivi che non hanno fondamento scientifico , ma solo ragioni economico-affaristiche.” A dirlo è Gianni Mellilla deputato Sel
“Si vuole così aiutare gli armatori di altre parti d'Italia che venderanno il pesce ad una prezzo maggiorato, penalizzando quelli del mare adriatico, con una scelta che assurdamente si trascina ormai da 30 anni. Viene colpita non solo il settore della pesca, ma l'intera filiera economica legata al pesce: dai commercianti ai ristoratori, al comparto turistico adriatico. E inoltre i consumatori , le famiglie e i turisti pagheranno il pesce di più , di provenienza diversa da quella locale.”
Commenta: “È' una vera vergogna perché il ripopolamento ittico si può fare in altri periodi dell'anno meno intensi, e inoltre si dovrebbe colpire con più rigore i grandi armatori che operano una pesca da rapina e non colpire in modo indistinto tutta la marineria adriatica.”
Annuncia poi, “Ho inviato nei giorni scorsi una lettera al Presidente del Consiglio Renzi perché questo sia l'ultimo anno della rapina ai danni dell'economia marittima adriatica.
Mi auguro che il Governo capisca che non può delegare a qualche burocrate il benessere economico della economia marittima e turistica adriatica.”
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