
Per ragioni organizzative, l'iniziativa in programma domani 12 ottobre a Montesilvano con Luciano Violante, si terrà presso la Sala Santavenere del Palazzo di Città in piazza Diaz, anziché presso la sala Di Giacomo di Palazzo Baldoni, (come stabilito inizialmente) alla stessa ora 17:30.
Appuntamenti a Montesilvano, Pescara, Sulmona, Teramo. Per capire meglio la scelta al referendum di Dicembre
Montesilvano, le ragioni del si
Mercoledì 12 Ottobre, ore 17:30, presso la sala Di Giacomo di Palazzo Baldoni, a Montesilvano, il Presidente emerito della Camera dei Deputati, Luciano Violante, interverrà in un dibattito sul tema "Le ragioni del Sì. Il referendum costituzionale tra storia, presente e futuro".
Saranno presenti:
il Prof. Romano Orrù, Docente Ordinario di Diritto pubblico, Università degli studi di Teramo
il prof. Rocco D'Alfonso, Docente di Storia delle Dottrine politiche, Università degli studi di Bologna
Marco Rapino - Segretario Regionale Partito Democratico Abruzzo
Silvio Paolucci - Assessore regionale alla Sanità e programmazione economica
Luciano D'Alfonso, Presidente Regione Abruzzo
Introduce, Romina Di Costanzo, segretaria PD Montesilvano e modera Leila Kechoud, Consigliera Provincia Pescara.
Forza Italia presenta le ragioni del no
Anche il Comitato regionale per il “NO” di FORZA ITALIA illustra il calendario di appuntamenti di ottobre
Pescara: Venerdì 14 ottobre, ore 21 – Auditorium Petruzzi
On. Roberto CALDEROLI
Sen. Andrea PASTORE
Sulmona: Lunedì 24 ottobre
Sen. Augusto MINZOLINI
Pres. Stefano CALDORO
Teramo: Mercoledì 26 ottobre, mattina
Montesilvano: Mercoledì 26 ottobre, pomeriggio
on. Maria Stella GELMINI
on. Renato BRUNETTA
“Se questa riforma è la madre di tutte le riforme – così Di Stefano – allora basterebbe guardare che figli ha avuto con gli interventi del Governo sul lavoro sulla scuola, sulle Province, per esserne spaventati. Il referendum è sacrosanto, una riforma anche, ma non certamente questa che massacra la Costituzione. Non introduce l’elezione diretta del presidente della Repubblica ma aumenta a dismisura i poteri del Governo depotenziando quelli degli organismi di controllo, ovvero le Camere. Invece di semplificare il sistema bicamerale, lo complica”.
Pagano aggiunge che “si allontanano i cittadini dalle decisione, si crea un vuoto di rappresentanza, si innestano problemi e non si risparmia nulla, come accaduto con l’abolizione delle Province». Per Di Stefano «mentre, nonostante il clima da guerra fredda, quando venne scritta la nostra Costituzione Togliatti e De Gasperi sedevano allo stesso tavolo per il bene dell’Italia, Renzi e Boschi non siedono con nessuno e pretendono invece di imporre la loro volontà”.
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