
De Martinis: "Da Gallerati solo accuse infondate". Tante le soluzioni e le alternative che farebbero risparmiare soldi ai contribuenti di Montesilvano . Volontari di protezione civile "sfrattati" intanto fanno sapere in piena emergenza terremoto, “da oggi siamo sfollati anche noi”
“Non hanno trovato risposta i tentativi condotti dalla nostra associazione per stabilire un dialogo con il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno, in quanto massima autorità comunale di Protezione civile, al fine di individuare la migliore soluzione che ci permettesse di lasciare l’attuale sede di via Calabria (come richiesto dal Comune intenzionato a tagliare le spese sui canoni d’affitto), per trasferirci in uno spazio idoneo agli standard operativi del nostro settore. “ Si legge in una nota di Andrea Gallerati.
Stamani, infatti, si sono presentati presso la nostra sede i tecnici dell’amministrazione comunale per effettuare un sopralluogo e riavere indietro le chiavi del locale, “che noi non abbiamo restituito”.
“Nel bel mezzo di uno sciame sismico che genera 800 scosse a settimana - esordisce Andrea Gallerati, presidente del Corpo volontari Protezione civile di Montesilvano, non comprendiamo come il Comune di Montesilvano possa ritenere la nostra sede, e quindi la nostra associazione, un fitto passivo di cui liberarsi». In precedenza ci era stato prospettato il trasferimento presso una villetta di 70 metri quadri al pian terreno di via Adige, in passato sequestrata ad una famiglia rom, tornata in possesso del Comune.”
Spiega: “Un locale suddiviso in cinque pertinenze, soggiorno, due stanze e due bagni di cui uno abusivo, che non corrisponde minimamente ai requisiti richiesti per lo svolgimento della attività operative di Protezione civile attualmente in essere con gli enti in convenzione, ovvero la Protezione Civile della Regione Abruzzo per le attività del settore in caso di emergenze e calamità naturali, il 118 Abruzzo per il trasporto degli infermi e Autostrade per l’Italia per il servizio di assistenza agli utenti in caso di gravi incidenti stradali. Un’altra criticità notevole è dovuta all’impossibilità di parcheggiare i nostri nove automezzi (3 fuoristrada, 4 autovetture, un furgone per il trasporto disabili e un’ambulanza) in via Adige, per lasciarli incustoditi nel cortile di Palazzo Baldoni dall’altro capo della città. E se ciò non bastasse, mancano i requisiti di sicurezza legati alle minacce fatte pervenire dai precedenti occupanti dell’immobile, in caso di successive riassegnazioni: “Per tutte queste ragioni, indicate in una lettera inviata al sindaco Maragno, al prefetto di Pescara Francesco Provolo, al sottosegretario regionale alle Protezione civile Mario Mazzocca e al capo dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio - sottolinea Gallerati - siamo impossibilitati ad accettare il trasferimento in via Adige, ma saremo ben felici di venire in contro alle esigenze del Comune purché ci metta a disposizione uno spazio idoneo in cui poter operare al meglio”.
Del resto, in questi giorni, procede costantemente l’attività dei volontari nell’ambito delle attività in supporto dei campi d’accoglienza del terremotati del Centro Italia: “Volontari - afferma il presidente del Corpo volontari Protezione civile di Montesilvano -, che sacrificano il tempo da dedicare a famiglia e lavoro per essere operativi, rimasti indignati all’idea di essere sfrattati dall’amministrazione comunale con cui l’associazione opera in convenzione”.
Ciononostante, nella speranza di fornire un contributo utile per la risoluzione della vertenza, proponiamo una soluzione alternativa per soddisfare le esigenze di tutti: “Data la necessità - propone Andrea Gallerati - di dover reperire un nuovo locale per ospitare la nuova sede del 118, per la quale il Comune ha emesso un nuovo bando con l’obiettivo di reperire un altro locale in affitto, potrebbe essere fonte di risparmio trasferire il Servizio nei locali di via Calabria che ospitavano il posto fisso estivo di Polizia (non più riattivato), mantenendo la nostra sede nel locale attiguo”.
L’associazione si appella, infine, al buon senso del sindaco Maragno affinché possa venire ascoltata individuando la soluzione migliore: “Altrimenti - conclude Gallerati - ci dispiacerebbe dover pensare che dietro la necessità di sgomberare la sede di via Calabria, ci siano altre motivazioni non meglio precisate per far sì che il Corpo volontari Protezione civile di Montesilvano, dati alla mano l’associazione più operativa della provincia di Pescara, non sia più in grado di operare”.
La proposta di questa mattina che Andrea Gallerati ha riferito era quella di accorpare 118, centro anziani, per cui il Comune sta cercando locali in affitto in Via Calabria.
Proprietari fanno proposta a 1500 euro
Questa mattina, durante l'intervento di un istruttore del comune sottoposto del dirigente amministrativo Dr. Alfonso Melchiorre, inviato per la consegna chiavi, la proprietaria dei locali di Via Calabria, Chiara Forestieri, ha tenuto a precisare il canone mensile per l'affitto dei locali: 2. 700 euro, “ hanno detto tante cose non veritiere sui giornali”. Il padre, accanto a lei, ha fatto notare che all'interno sono stati fatti lavori a spese del Comune per 50mila euro, “il contratto esige la restituzione come alla consegna e questi lavori saranno vanificati” a spese dei cittadini. Inoltre la proprietaria ha mostrato una proposta ulteriore di affitto a 1500 euro per i 160 mq del piano terreno.
Alternative per i locali destinati alla Protezione civile, 118, anziani.
La protezione civile potrebbe essere spostata, senza pagare affitto, nel palazzo della capitaneria di Porto, “è quasi vuota” ma sembra che sia difficile cambiare destinazione, almeno in parte. Qualcuno ha parlato dell'ex Fea, in via Michetti. Bocciata anche quello.
Una soluzione appoggiata sul tavolo qualche mese fa, poi abbandonata, era il locale dell'ex Siva, avrebbe potuto ospitare mensa, Protezione civile, anziani, 118 e avrebbe permesso un risparmio di ben 8 mila euro al mese per le tasche del cittadino.
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