
D'Alessandro “approvati già dalla corte dei conti” - “D'Alfonso, “ci rivediamo tra 29 mesi, per il voto regionale”- Marcozzi corregge: "31 mesi" Il commento dei politici abruzzesi nel dopo voto.
Vince clamorosamente il NO e i sostenitori gongolano; quelli del Sì, ammettono la sconfitta, a capo chino, gli schieramenti personalizzano i risultati di un referendum importante per il Paese. E tutti si chiedono cosa accadrà in Casa Abruzzo, i finanziamenti del Mastrella arriveranno?
Sospiri: pala passa a D'Alfonso.
“A questo punto ci chiediamo cosa accadrà per la nostra regione, ovvero, dopo la sfilata dei ministri delle ultime settimane, dopo le mille promesse, ci chiediamo se quelle promesse verranno mantenute o se spariranno i fondi per il Masterplan, per i porti, per la Caserma di Cocco, per la Stella Maris di Montesilvano e per molto altro. Ora, uscito di scena Renzi, il cerino acceso è rimasto in mano al Presidente D’Alfonso al quale ricorderemo ogni giorno gli impegni assunti”. Sul sito Giovaniadestra.it il dubbio del Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri. “E l’Abruzzo ha recitato una parte da leone nel panorama nazionale, con una partecipazione di elettori superiore alla media.” Fa notare, soddisfatto per il risultato, “È poi innegabile il voto a favore del ‘No’, netto, chiaro, e nella nostra regione”. Così mira alla giugulare del governo regionale: “è impossibile non partire da questo dato per aprire una riflessione sul livello di gradimento del governo regionale, a partire dal Presidente D’Alfonso che ha voluto fortemente personalizzare tutta la campagna elettorale, inviando migliaia di lettere personali ai cittadini, infarcendo le giornate di manifestazioni e grandiose convention, di promesse, di sfilate di ministri.” La domanda cardine sul Governo centrale per l'Abruzzo: “farà sparire tutto d’un colpo la pioggia di milioni di euro che già la regione era pronta a incassare da Roma? Da ieri sera a mezzanotte la palla è passata nelle mani del Governatore D’Alfonso che ora dovrà rispondere in Consiglio regionale, in maniera puntuale, su progettazioni, cantierizzazioni e finanziamenti promessi dall’inizio della campagna elettorale a oggi”.
D'Alessandro “da disperati ergersi a vittoria”
“Lorenzo Sospiri ha un concetto singolare dello Stato e degli impegni che esso assume attraverso i governi.” Risponde Camillo D’Alessandro, coordinatore della maggioranza in Consiglio regionale “Entrando nel merito, per quanto riguarda il Masterplan i fondi sono stati già approvati dalla Corte dei Conti. Del resto sarebbe singolare e al limite dell’eversivo, se gli impegni tra istituzioni – mi riferisco a quelli deliberati e conclusi, come nel nostro caso – venissero meno al cambiare dei governi.” Precisa, “Sul piano politico, Sospiri, Febbo, Chiodi & co. potranno dire di aver vinto quando sui manifesti e sulle schede elettorali ci saranno non la riforma della Costituzione ma i loro nomi e cognomi. Quando è accaduto l’ultima volta, gli abruzzesi hanno stabilito una maggioranza e due opposizioni, non solo alle regionali ma anche alle recentissime amministrative dove il PD ha vinto ovunque, a dimostrazione che i cittadini scindono il giudizio a seconda di ciò che si vota. Per cui appare singolare (se non da disperati) tentare di ergersi a rappresentanti di una vittoria che è tale solo se in campo vincono i loro nomi e i loro simboli.”
D'Alfonso “sostenuto con tutte le mie forze la riforma”
“Gli italiani si sono espressi contro la riforma costituzionale proposta dal governo Renzi, e di questo bisogna prendere atto. Il premier – con un discorso di altissimo livello – ha comunicato la sua intenzione di rassegnare le dimissioni da capo dell’esecutivo. Ora sarà il Presidente Mattarella a tracciare il percorso istituzionale da seguire.” Così Luciano D’Alfonso, Presidente della Giunta regionale, era per il Sì. “Ho sostenuto con tutte le mie forze il progetto riformatore e l’esperienza di governo di Matteo Renzi, e se potessi tornare indietro lo rifarei persino con maggiori energie, perché sono convinto della bontà di quanto veniva proposto. Sostengo ancora di più la sua attività, poiché ogni volta che c’è stato un problema lo abbiamo sempre trovato presente come persona e come istituzione.” E annuncia “Adesso si riparte dai voti espressi a livello nazionale e territoriale senza perdere una sola ora di tempo. Ci vediamo tra 29 mesi per il giudizio che gli abruzzesi dovranno esprimere sull’operato e sulle decisioni della Giunta regionale. Naturalmente alle elezioni territoriali metteremo in campo il lavoro straordinario di una grande coalizione, nella quale i protagonisti cresceranno a vista d’occhio.”
M5S: “Il pd Abruzzo, il referendum costituzionale e le ossa rotte”
Marcozzi: "legge elettorale subito, se d'Alfonso ha coraggio si misuri senza le coalizioni"
“E’ straordinario apprendere dalla stampa come il Presidente D’Alfonso non sia capace di commentare la sconfitta al referendum se non già scommettendo di vincere le prossime elezioni che si terranno tra "31 mesi"! Non siamo neanche a metà mandato e lui già pensa ad essere rieletto.” “Pensare che fino all'altro ieri già si sentiva proiettato verso una candidatura a Roma, addirittura sembrava aver già deciso il ministero da occupare, le tanto amate infrastrutture e invece, a poche ora dal voto, qualcosa è andato storto” ironizza “gli abruzzesi hanno detto 'Ma anche no!'".
“E’ chiaro che Renzi ha perso, ha perso il PD in modo netto” dichiara Sara Marcozzi, Capogruppo M5S “e ha perso ancora di più in Abruzzo. Nella nostra regione il NO segna ben 5 punti percentuali in più della media nazionale. E’ evidente che non sono serviti a nulla i "sottobraccio" con ministri, i comizi, le chiamate alle armi dei Sindaci piddini, banchetti e promesse, promesse e qualche bugia.”
“Accogliamo a testa alta la sfida del Presidente D’Alfonso per le prossime elezioni” commenta Sara Marcozzi “faccio notare che la Commissione speciale per la nuova legge elettorale, presieduta da Camillo D'Alessandro, è stata istituita due anni fa senza produrre alcunchè. Se Luciano D’Alfonso non teme confronti, come gli piace tanto ripetere, scriva insieme a noi una legge elettorale equa e rappresentativa della volontà popolare, senza trucchi e senza coalizioni. Se pensa di essere tanto forte, imbattibile e imbattuto, rinunci alle improbabili mega coalizioni da 300 candidati e si confronti ad armi pari con il M5S. Troppo facile schierare otto liste contro una. Se ne ha la forza e il coraggio, si confronti con noi, uno contro uno"
"E si faccia ora la nuova legge elettorale, ora che mancano "29" mesi alle elezioni - conclude Marcozzi - non a ridosso delle stesse e sulla base dei sondaggi o della congiuntura astrale del momento. Il M5S è pronto a governare questo Paese, ed è pronto a governare questa Regione, con un programma di governo e con l'auspicio che il confronto si svolgerà ad armi pari, se tutti ne avranno il coraggio! Ne avrà il coraggio il Presidente D'Alfonso?” conclude Marcozzi.
Udc Abruzzo. Di Giuseppantonio, “gli abruzzesi hanno difeso la costituzione”
“L' UDC è orgoglioso di avere partecipato in Abruzzo ad una campagna a sostegno delle ragioni del No. Gli abruzzesi hanno bocciato una riforma pasticciata e confusa, l’idea di un solo uomo al comando, e lo hanno fatto con una grande partecipazione al voto come ci dimostra il dato dell’affluenza che e’ una straordinaria vittoria della democrazia. Il voto ci dimostra che questa riforma non ha fatto presa sugli abruzzesi ,che hanno difeso la Costituzione dei nostri padri costituenti”. Cosi il coordinatore regionale Udc Enrico Di Giuseppantonio, commentando i dati di circa 1000 sezioni scrutinate su 1639 in Abruzzo.
Nazario Pagano, nuova fase e progetto
Il coordinatore regionale di Forza Italia rilancia "la nuova stagione del partito", che prende le mosse " proprio dal recupero dei consensi e dei voti dal bacino dell’astensionismo". “Si apre una nuova fase per un progetto politico di centrodestra che assuma la responsabilità della guida del Paese e della Regione. Mi preme sottolineare – insiste Pagano – che i due esponenti di maggior spicco dell’Abruzzo, ovvero il presidente Luciano D’Alfonso e il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli si sono spesi in prima persona, personalizzando il confronto. Il governatore ha assunto due iniziative discutibili nell’ambito della correttezza istituzionale, come l’assemblea dei sindaci e la lettera inviata alle famiglie abruzzesi, che dovrebbero portarlo coerentemente ad assumersi la responsabilità politica di questa sconfitta”.
Deputato SI Melilla: "Ora riunifichiamo l'Italia"
“Con proporzioni ancora più eclatanti rispetto al voto nazionale, il popolo abruzzese ha respinto la riforma renziana della costituzione.” Interviene Gianni Melilla - Deputato Sinistra Italiana
“Sinistra Italiana ringrazia i gli elettori abruzzesi per aver confermato la fiducia alla costituzione, nata dalla resistenza. Ora vogliamo riunificare l'Italia e l'Abruzzo, e trovare insieme una via alternativa a quella che Renzi ha seguito in questi anni con l'austerità europea e una visione arrogante della politica italiana. Ci aspettiamo dal Presidente Mattarella una proposta di governo che assuma come primo obiettivo la lotta alle disuguaglianze e una politica di investimenti pubblici per il lavoro e il rilancio del sistema di sicurezza sociale del nostro paese. In Abruzzo chiediamo al governo regionale di raccogliere questa grande spinta per un cambiamento sociale e politico nel segno dell'equità e della giustizia.”
Fratelli d’Italia-An: “Il 64,4% di ‘No’ è segnale al Governo regionale, data l’impostazione Pd della campagna elettorale”
L’AQUILA. Etelwardo Sigismondi e Giandonato Morra, Coordinatori regionali di Fratelli d’Italia-An, sull’esito abruzzese del Referendum Costituzionale di ieri. “Il 64,4% di ‘No’ in Abruzzo, che ha posizionato la nostra regione tra quelle con la più alta percentuale di contrarietà alla Riforma Costituzionale, è sicuramente un sintomo di insofferenza nei confronti del Partito Democratico che peraltro in Abruzzo ha personalizzato la campagna elettorale pensando, e ha pensato male, di avere ancora consenso sul territorio. Gli abruzzesi hanno invece saputo ben valutare le promesse che D’Alfonso ha seminato prima della campagna elettorale, comprendendo che si trattava di bufale pre-elettorali. Ora - hanno proseguito Sigismondi e Morra - D’Alfonso faccia le sue considerazioni tenendo conto del risultato elettorale e del malumore degli abruzzesi”.
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