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Pescara, pari in extremis

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Lapadula ancora a segno

Una prodezza al 93’ di Gianluca Lapadula permette al Delfino di limitare i danni contro il Vicenza dell’ex Marino: l'anticipo dell’Adriatico finisce 1-1.

 Pareggio salomonico tra Pescara e Vicenza (che rinnovano lo storico gemellaggio nato 39 anni fa), ma il risultato non deve trarre in inganno, perché entrambe le squadre hanno puntato a far propria l’intera posta in palio. Paradossalmente il punto finale lascia amareggiati tutti i contendenti: delusi gli ospiti biancorossi che avevano ormai assaporato l’impresa, ma tanti rimpianti anche in casa biancazzurra per il rigore fallito sullo 0-1 da capitan Memushaj, che nella stessa porta aveva realizzato il penalty vincente contro i veneti nei playoff dello scorso campionato.

I tanti assenti tra le file del Delfino (gli squalificati Verre, Mandragora e Caprari, oltre all’infortunato Campagnaro) costringono il tecnico Oddo a schierare un inedito 4-3-2-1; ma lo schema ad “albero di Natale” non favorisce Lapadula, lasciato troppo solo in avanti; scarso il supporto offensivo fornito da Verde, ancora in ritardo di condizione, mentre va un po’ meglio Mitrita, autore di alcuni buoni spunti sulla fascia sinistra. Gli innesti nel secondo tempo di Pasquato e Cocco non producono la tanta attesa svolta, ma mister Oddo a fine gara giustifica comunque le scelte effettuate: "Sono partito con Mitrita e Verde perché mi davano buone garanzie, poi ho cambiato in quanto desideravo mettere più pressione sui loro centrali. Il risultato? Solo al termine del turno di campionato capiremo se si tratta di un punto guadagnato oppure di due punti persi, ma ripeto che in serie B non esistono partite dall'esito scontato. Sono comunque contento perché ho visto una grande reazione dopo il rigore fallito: eravamo sotto di un gol e quell'errore avrebbe ammazzato anche un elefante, ma i miei ragazzi non mollano mai e alla fine hanno ottenuto il giusto premio".

Tutte negli ultimi 20' le emozioni della gara (anche se già nel primo tempo il Vicenza aveva sfiorato il vantaggio con un colpo di testa di Galano favorito da uno svarione di Mazzotta): al 72' Fiorillo non trattiene una fucilata su punizione di Moretti, si oppone alla ribattuta di Vita ma nulla può sul tap-in vincente di Signori; all'83' un'ingenua spinta in area di Sampirisi su Lapadula costa il rosso diretto al difensore veneto e la massima punizione a favore del Pescara, purtroppo vanificata dall'errore di Memushaj che calcia incredibilmente fuori dagli 11 metri; al 93', infine, l'ultimo assalto biancazzurro viene coronato da una spettacolare rovesciata di Lapadula, al suo 16° sigillo in campionato.

Il Pescara porta così a 9 la striscia dei risultati utili consecutivi e si prepara adesso alla super sfida di sabato prossimo che lo vedrà impegnato sul campo del Cagliari capolista.

PESCARA (4-3-2-1): Fiorillo; Zampano, Fornasier (81' Acosta), Zuparic, Mazzotta; Memushaj, Torreira, Benali; Verde (63' Pasquato), Mitrita (63' Cocco); Lapadula. All.: Oddo.

VICENZA (4-3-3): Benussi; Laverone, Sampirisi, Ligi, D’Elia; Sbrissa, Moretti, Signori (90' Bellomo); Galano (85' El Hasni), Ebagua (74' Rajcevic), Vita. All.: Marino.

Arbitro: sig. La Penna di Roma.

Marcatori: 72' Signori, 93’ Lapadula.

Note: ammoniti Torreira, Mitrita, Acosta, Moretti, Vita; espulso Sampirisi (83’); spettatori 8.942 per un incasso di € 57.234.

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