
RieducAzione Sport FormAttivo Progetto promosso dall'Unione sportiva Acli, comitato provinciale di Pescara e patrocinato dal Comune.
Il progetto si svolgerà presso la Casa Circondariale di Pescara, con la collaborazione di Pescara Assistenza, Abruzzo Boot Camp e Pescara Sud Squali. Oggi la presentazione con i partner dell'iniziativa con l'assessore allo Sport Giuliano Diodati, il presidente della Commissione Sport Adamo Scurti, gli organizzatori dell'evento, i responsabili dell'Avis di Pescara e il direttore della Casa Circondariale Franco Pettinelli e la delegazione dell'US Acli nazionale.
L'assessore Giuliano Diodati ringrazia “perché l'inclusione sociale va promossa sempre, specie per cercare di favorire la rieducazione e il ritorno di persone che stanno scontando pene a svolgere una vita normale.”
“Crediamo che ognuno abbia diritto a un riscatto anche lavorativo” Il presidente della Commissione Sport Adamo Scurti spiega “In questa attività c'è anche l'assonautica per un corso di recupero delle manualità perdute e insegneremo ai detenuti a rifare nodi e reti per dare loro opportunità in piu. Il progetto è a moduli e ci saranno attività motorie di base dall'Asd Pescara Sud, attività motorie innovative attraverso l'Abruzzo Boot Camp e le attività promosse dall'associazione Pescara Assistenza, che li abiliterà all'uso del defibrillatore, così come l'Avis per quanto attiene alla prevenzione. Il progetto ha una valenza nazionale: su 15 penitenziari Pescara è stata scelta per questa sperimentazione e mi preme dire che in questi giorni è presente la delegazione nazionale Acli, perché prepariamo anche un evento che dall'1 al 4 giugno riguarderà tutti i nostri impianti sportivi”.
“ E' una nuova sperimentazione che ci interessa per un duplice motivo: porta la possibilità di crescere al detenuto, apre le porte del carcere ad attività esterne e formative, fondamentali.– aggiunge il direttore Franco Pettinelli – sarà rivolto all'interno, in parte nell'aula didattica, masi svolgerà anche all'esterno dove cercheremo di portare ciò che hanno appreso grazie al progetto. Parteciperanno 15 detenuti sulla base dell'interesse e adesione volontaria e con il magistrato di sorveglianza studieremo la possibilità di portare anche all'esterno queste esperienze, perché non si fermino al livello teorico.”.
“Abbiamo fatto un bando nazionale a cui hanno aderito 30 comitati – spiega Antonio Meola del comitato nazionale - fra cui Pescara. E' un progetto che vede diverse attività nella struttura carceraria, durano da 3 mesi e arrivano a un anno e sono rivolti anche all'alta sicurezza. Tutta questa attività che facciamo nelle strutture carcerarie è finanziata dal nostro 5 per mille.”
“La nostra cooperativa da diversi anni porta avanti progetti relativi alla prevenzione sanitaria soprattutto sull'arresto cardiaco che uccide 1 milione di persone l'anno – aggiunge Cesare Pennese di Pescara Assistenza - Ogni 7 secondi si riduce la possibilità di vita di circa il 10 per cento nel soccorso. Porteremo anche nel carcere la formazione sanitaria per salvare persone, il corso sarà effettuato dalla cooperativa con la fondazione Dan Europe che cura la parte della certificazione dei corsi e al termine di questo ciclo di formazione proveremo a completare anche con la certificazione del 118. Al termine i partecipanti saranno in grado di gestire tecniche di primo soccorso e di usare un defibrillatore, diventeranno portatori di questa cultura di prevenzione importantissima”.
“Addestramento ad hoc nato in America proprio per i detenuti – dice Sonia Irimiea dei Boot Camp previsti dal progetto - Si tratta di una disciplina che prende in prestito i metodi dei reparti speciali USA, prevede allenamenti intensi con misto di atletica e ostacoli con percorsi militari.Il Boot camp si usa nel fitness per restare in forma da noi arriva ora ma da circa 40 anni è attivo negli stati uniti proprio come metodo rieducativo per detenuti; obiettivi che valgono per l'esercito e per i detenuti
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