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Serie A. Pescara Palermo, sfida tra retrocesse.

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Allenatore Zeman

di Massimo Sanvitale

Domani, con inizio ore 20:45, il Pescara ospiterà il Palermo per l’ultima apparizione casalinga.

 

 

 

Le due squadre sono accomunate dalla retrocessione, aggravata dalla pochezza dei contenuti espressi.

 

La partita doveva giocarsi in canonico orario domenicale, tuttavia il raduno dei Bersaglieri ha convinto la Lega ad un opportuno rinvio. Premessa l’evidenza logica della scelta, dettata da esigenze di organizzazione e sicurezza, ci piace immaginare – per gioco – che non si sia voluta mischiare l’allegria di una manifestazione gioiosa con la mestizia profonda e desolante di Pescara-Palermo. I tifosi biancazzurri hanno salutato con largo anticipo, preferendo che a parlare sia la loro assenza. L’effetto è stato quello di ottenere uno stadio spento, conquistato via via da ogni tifoseria transitata. Chissà se era questo l’obiettivo della silenziosa protesta.

 

Intanto il Palermo, come noto, ha cambiato proprietà. Zamparini ha venduto la squadra durante la sua caduta libera verso la B, con una buona dose di sorpresa. A comprare è l’ex iena il tatuatissimo Paul Baccaglini, il quale ha costruito le sue fortune attraverso l’attività di trading. Al suo arrivo, come prima cosa, ha fornito convincenti rassicurazioni all’allenatore Diego Lopez: “Sarà in panchina fino a fine stagione”. Poi, in chiaro stato di mutazione zampariniana, lo esonera e sceglie Bortoluzzi, che diventa il quinto allenatore stagionale dopo Ballardini, Corini, De Zerbi e il già citato Lopez.

 

Il Pescara, ultimo per vocazione, non gode di miglior salute. A bacchettare ci pensa proprio mister Zeman, oggi così in conferenza: “C'è bisogno di costruire una squadra che abbia una logica, qui c'è confusione”. E ancora: “Non credo che sia una questione di soldi. I soldi non fanno i risultati, ci vuole organizzazione”. Il mister possiede una carica di schiettezza dura – e noi gliene siamo grati – mai completamente paga, in questa vigilia sembra averne un po’ per tutti: “Da quando sono arrivato ho schierato 25 giocatori, nel tentativo di trovare una formazione che mi desse certezze, ma gli esiti non sono stati positivi. Abbiamo fatto delle buone partite ma ci mancava sempre qualcosa sia nella convinzione sia nella conoscenza del gioco, io mi auguro che nell'ultima partita in casa i ragazzi facciano bene, visto che molti di loro non saranno qui l’anno prossimo”. Non è la prima volta che Zeman accenna ad imminenti rivoluzioni, noi ci limitiamo ad avvertire dei costi ingenti che queste comportano. La conferenza prosegue e si arriva a toccare il tema Cubas, oggetto misterioso del mercato di gennaio, in prestito dal Boca Juniors con possibilità di riscatto: “Cubas non gioca perché ritengo gli altri superiori, non è pronto per la categoria”. Pensieri di bocciatura, vedremo cosa dirà il futuro.

 

 

Domani sarà l’ultima partita casalinga, quasi una liberazione.

 

 

Probabili formazioni:

Pescara (4-3-3): Fiorillo; Zampano, Bovo, Campagnaro, Biraghi; Coulibaly, Muntari, Memushaj; Mitrita, Bahebeck, Caprari. Allenatore: Zdenek Zeman.

 

Palermo (3-5-2): Fulignati; Cionek, Goldaniga, Andelkovic; Rispoli, Jajalo, Bruno Henrique, Chochev, Aleesami; Diamanti, Nestorovski. Allenatore: Diego Bortoluzzi.

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