
Sfogo del pittore: “La serieta’ non e’ una virtu’”, l'artista di destra commenta in un post senza peli sulla lingua, postato sul social, le dichiarazioni del sindaco Maragno sul risultato del lavoro di questi anni in città. “Un uomo di parola? Direi un arrivista con il pelo sullo stomaco!”
“'Montesilvano ha ritrovato la legalità'. L’unico evento estivo che può vantare l’Amministrazione di Montesilvano è l’intervista al Sindaco di Vito De Luca” Così rimarca Valeriano Oronzo, pittore montesilvese, onnipresente e attento alle vicende politiche locali.
Sulla dichiarazione del sindaco di Casaleggio Boiro afferma: “esprime con chiarezza ed 'onestà intellettuale' la pochezza del Signor Maragno” non nascondendo i propri dubbi: “Sindaco, che dopo una ricerca accurata: 5 anni con l’Amministrazione Cordoma, in dissenso, due con Di Mattia, valido 'golpista' per la sua caduta, tre anni di non amministrazione quale Sindaco, totale dieci anni per ritrovare la legalità... ma mi faccia il piacere!” E riflette sulle vicende: “Quante denunce sono state elaborate da Maragno per illegalità agli organi competenti in dieci anni? L’illegalità morale risiede in colui che, costretto alle dimissioni perché sfiduciato, pur di non abbandonare la poltrona fa i salti mortali e le ritira.” Quindi perde la faccia e tira a campare con uno stuolo di nulla facenti a cui fanno comodo i gettoni per poter tirare avanti, praticamente volgarizzando la politica come un lavoro retribuito dove non è necessario dimostrare competenza.”
Dopo un lungo silenzio, cercando di dedicarsi alle notizie nazionali e mondiali, Oronzo si sfoga e scrive: “Premesso che la democrazia vive di regole, secondo le quali spetta alle forze politiche di maggioranza di governare e da quelle di minoranza di fare opposizione e che è potestà dei Cittadini, alla fine, di valutare l’azione dei politici e decidere a chi affidare la guida della Comunità per il prosieguo dell’amministrazione, mi domando e Vi domando a cosa serva tracciare un bilancio, per di più farcito di bugie e di non verità, quasi a voler 'sbrodarsi' per fatti, misfatti, risoluzioni, e programmazioni che non hanno riscontro nella realtà dei fatti?”
La sentenza di Oronzo, infine, sul lavoro di questi anni è inevitabilmente: “Poco o niente è stato realizzato se non uno studio approfondito su direttive di un Governo ombra che di 'rievoluzione' aveva solo lo scopo di ottenere qualche poltrona che Maragno, tanto per non andare a casa, è stato costretto a cedere all'esponente femminile e al figliol prodigo Paolo Cilli, sì da zittire alcune voci che si sono fatte labili non per la vergogna ma per il solo fatto di aver raggiunto lo scopo in barba alle tante chiacchiere da tre anni a questa parte. Impegno e lavoro: parole distratte dalla concretezza di questa amministrazione.”
Ma non è tutto.
“In quale settore avrebbe potuto incidere in più e in meno: non si pone la domanda per una Amministrazione avulsa e costretta solo e solamente a cercare di mantenere in bilico gli appetiti di quelli che vedono nella politica il 'non lavoro' più ambito. E per sfamare gli amici di brigata, considerato il disco rotto di Maragno….non ci sono i soldi! Si è pensato di munire la citta di trappole, non per topi, molto indispensabile per il zozzume che evincesi in ogni zona della città, ma fototrappole per ingurgitare moneta, tanta moneta per spendere, come si suol dire, a tarallucce e ’vine!” Parla di “Palliativi per premi inutili, targhe e quanto altro si possa fare al solo scopo di visibilità sulla stampa e su i media.”
E poi “il solito ritornello della Farmacia, Palazzo dei Congressi, il Distretto Sanitario, e tanto ancora solo per dire agli uomini di normale intelligenza:” Gli altri sono capaci a gestirli e noi NO!” Sullo slargo del curvone opina: “Bandiera di merito: la nuova Piazza, ma si dica cosa v’è dietro? Si dica perché tutti i terreni su via Strasburgo e strade limitrofe non vengono bonificati? Perché sulla Città Paese non si è provveduto a sistemare, sotto il belvedere e in confine con un Ristorante tipico, quelle erbacce e sterpaglie nido di topi e di altri animali che deturpano una meravigliosa visione? E non si venga a parlare dell’epica vicenda di Via Ariosto che è una ennesima caduta miserevole di una gestione disumana e antisociale: una ordinanza datata ottobre 2016 che viene concretizzata solo dopo sette mesi in modo sbagliato e senza un minimo di lungimiranza.”
Giudizio finale di Oronzo: “Un uomo di parola? Direi un arrivista con il pelo sullo stomaco! Mi auguro che cada il più presto possibile perché altri due anni di questa squallida Amministrazione porteranno la Città alla distruzione totale, più sporca che mai, più arrogante e sempre meno attenta alle esigenze dei più deboli, meno lavoro, considerando tutte le attività che chiudono, cultura zero, considerate le brutte figure che abbiamo collezionate fin qui, ambiente: la situazione è sotto gli occhi di tutti.”
Non tutto è perduto però, dice in conclusione:“L’unico lascito a ricordo di Maragno potrebbe essere, e lo consiglio, sulla Piazza del Comune al posto dove era ubicato il Monumento dei Caduti, relegato nel dimenticatoio, erigere una statua di Mina con sotto scritto: PAROLE,PAROLE, PAROLE!”
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