
4 commissariamenti in 15 anni. Sel: cade“per un atto irresponsabile di 2 consiglieri di maggioranza del Pd e per i giochi di potere di Gerosolimo!”
Una scena del genere, è stata già vissuta a Montesilvano nel 2014. Nove consiglieri comunali si sono presentati al municipio di piazza San Francesco, di fronte al segretario comunale Giampaolo Santapaolo per firmare le proprie dimissioni, mettendo fine al Consiglio comunale. 4 consiglieri dimissionari farebbero capo all'assessore regionale Andrea Gerosolimo: Luigi Santilli, Gianfranco Di Piero, Daniele Del Monaco e Alessandro Pantaleo. Gli altri sono i colleghi di partito del sindaco Alessio Di Masci e Fabio Ranalli (Pd), Mimmo Di Benedetto e Luigi La Civita (Forza Italia), e Alessandro Lucci (Sulmona bene in comune).
Il sel interviene: “Non esistono ragioni politiche dietro le dimissioni dei nove consiglieri comunali che hanno fatto cadere l'amministrazione Ranalli a Sulmona, ma solo logiche di potere. Una stravagante 'alleanza' che ha messo insieme alcuni rappresentanti del Pd, i consiglieri comunali vicini a Gerosolimo e il centro-destra.” Vincenzo Montelisciani, Responsabile prov.le SEL Federazione L'Aquila Tommaso Di Febo, Coordinatore reg.le SEL Abruzzo “Evidentemente ai rappresentanti del PD rompere una coalizione di governo locale tradendo il patto con gli elettori del 2013 e dimenticando di tutelare gli interessi della collettività non è interessato più di tanto, come nel caso della battaglia decisiva in questi prossimi mesi contro il metanodotto e la centrale Snam.” Ancora “e non a caso, l'opportunismo di Gerosolimo per aumentare il proprio 'peso' politico ed elettorale nella Valle Peligna.” E aggiungono “In questo squallido teatrino durato settimane da parte di questa mini casta locale c'è stato un uso spregiudicato di parole come 'programmi per la città', 'responsabilità' e 'politica concreta', ma tutto ciò serviva solo per coprire i giochi di potere e di ricollocazione dei vari soggetti in campo. Guai se la discussione pubblica relegasse questo gravissimo fatto a un episodio locale, in quanto questo renderebbe impossibile dare risposte certe ai cittadini. Occorre invece la chiarezza di dire basta alla mini casta di Sulmona, a questo 'fortino' di vecchi e nuovi spregiudicati “professionisti” della politica che concorrono solo per mantenere il loro timone di comando.
Dopo i diktat di agosto-settembre 2015 a livello regionale, Gerosolimo può continuare imperterrito con i suoi metodi? Può far parte di una Giunta Regionale e al tempo stesso essere uno degli artefici della caduta di un Sindaco di centro-sinistra?” E concludono “Occorre aprire una riflessione profonda e a fare chiarezza dovranno essere sia il Partito Democratico regionale che il Presidente D'Alfonso.”
Scrive su Fb Gerosolimo, il giorno delle dimissioni.“Ho fatto tutto quanto era nelle mie possibilità, innanzitutto dal punto di vista istituzionale e poi da quello personale. Ho la coscienza a posto. Nonostante la nostra forza, composta da quattro consiglieri comunali, militasse tra i banchi della minoranza abbiamo fatto di tutto per evitare il quinto commissariamento della Città. Coloro che sono stati ingiustamente definiti 'gerosolimiani' hanno mostrato grande responsabilità nei confronti della Città, un alto senso delle istituzioni ma, sopratutto, una loro capacità decisionale. Dal giorno in cui ho affisso il primo manifesto per le elezioni regionali sono stato oggetto, da parte di autorevoli esponenti del centro sinistra cittadino, di un crescendo di offese, insulti ed azioni tese unicamente a fare del male a me stesso ed a tutti coloro che erano al mio fianco. Nonostante questo ci è sembrato doveroso tentare la soluzione del governo tecnico. I vecchi famelici della politica Sulmonese non lo hanno permesso. È giusto che siano i cittadini a scegliere il futuro della nostra meravigliosa Città. “
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