
Domani, con inizio ore 18:00, il Pescara affronterà la Lazio allo Stadio Olimpico di Roma, non sarà una partita come le altre.
La rivalità tra le due tifoserie è nota, risalente nel tempo e mai sopita nonostante i pochi incroci degli ultimi anni. La scorsa – e disastrosa – serie A biancazzurra ha messo in scena poco più che allenamenti laziali nelle due sfide, siamo sicuri che questa volta sarà diverso. Tuttavia lo si dica chiaramente, fare punti in trasferta contro la Lazio è un’altra impresa alla quale sono chiamati i ragazzi di Oddo, il calendario potrebbe essere un reale rischio per l’autostima della squadra. Sarà necessario mantenere il sangue freddo, il gioco dovrà essere la stella polare della stagione. È proprio questa la chiave di ogni nostro ragionamento, lo abbiamo detto e sentito tante volte ma è il caso di ripetersi: se il Pescara gioca come sa può mettere in difficoltà chiunque e i risultati non tarderanno ad arrivare.
Non buone le notizie dall’infermeria, non convocati Coda e Bahebeck. Peccato, l’attaccante francese, dopo il gol e l’ottima prestazione, sarebbe stato di certo titolare. Gli undici che scenderanno in campo saranno con ogni probabilità gli stessi ammirati – è il caso di dirlo – contro l’Inter. Difficile, invece, decifrare i pensieri del tecnico laziale Simone Inzaghi. Sembra, infatti, che i biancocelesti – forse privi di Biglia per un problema al polpaccio – possano riproporre una difesa a cinque come nella partita contro la Juventus, terminata con una sconfitta ma al termine di una buona prova. A nostro avviso sarebbe una mossa intelligente: Caprari, che già legittimamente fatica in un ruolo non suo, avrebbe serie difficoltà nel ricevere il pallone in mezzo a tre difensori. L’alternativa è un 4-3-3 con il tridente composto da Keita, Felipe Anderson e Immobile, indimenticato ex biancazzurro.
Oddo, in conferenza, si preoccupa saggiamente di difendere i giocatori presunti colpevoli della sconfitta contro l’Inter: “Gyomber? È sbagliato prendersela con lui, è l’ultimo ad aver commesso errori in occasione del 2 a 1”. Poi su Aquilani: “Non è al 100%, l’ho messo in difficoltà io, avevo pensato ad un altro cambio”. Il riferimento è, naturalmente, all’idea di inserire Crescenzi nel finale per passare ad una difesa a cinque, scelta che sarebbe stata certo più accorta, ma con il senno di poi è tutto troppo facile. Spiega infatti il mister: “Volevo passare a cinque ma abbiamo subito gol e mi sono arrabbiato, così ho provato a vincerla, se fosse entrato il cross di Pepe sarei l’allenatore più bravo del mondo”. Categorico, poi, sul neo acquisto Muric: “Scordatevelo per almeno tre mesi, tecnicamente è impressionante ma deve lavorare ancora tanto”, forse vedremo le sue qualità durante il girone di ritorno.
Alla luce di quanto dichiarato da Oddo e delle notizie di settimana sembrano esserci pochi dubbi di formazione, tuttavia noi non escluderemmo aprioristicamente la possibilità di vedere Manaj titolare. Le percentuali sono basse ma la squadra ha bisogno di un centravanti e il mister lo sa bene. Non è un caso che in sole tre giornate siano andate a segno entrambe le prime punte pescaresi, per giunta sempre da subentrati. Staremo a vedere, in ogni caso si preannuncia grande spettacolo.
Probabili formazioni:
Lazio: 4-3-3, Marchetti, Basta, De Vrij, Bastos, Lukaku, Parolo, Cataldi, Milinkovic-Savic, Anderson, Immobile, Keita;
Pescara: 4-3-2-1, Bizzarri, Zampano, Campagnaro, Gyomber, Biraghi, Brugman, Memushaj, Cristante, Verre, Benali, Caprari.
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