
Folle gara del Delfino che, con il ritorno del tecnico boemo in panchina, centra la più larga vittoria della sua storia in serie A.
Non era mai successo al Pescara di vincere con cinque reti di scarto nel massimo campionato di calcio: sono bastati due soli allenamenti a Zdenek Zeman per trasformare la squadra biancazzurra e condurla a centrare questo clamoroso record. Difficile capire esattamente cosa sia accaduto in così poco tempo nella testa e nelle gambe di giocatori che fino ad ora avevano accumulato solo figuracce: resta il fatto che il Delfino vince la sua prima gara (sul campo) di questo torneo, calando il pokerissimo contro un Genoa a dir poco frastornato. Escludendo la vittoria a tavolino di Sassuolo, erano addirittura 42 le gare senza successi dei biancazzurri in serie A: l'ultimo brindisi risaliva al 6 gennaio 2013 (Fiorentina-Pescara 0-2) in una giornata in cui il numero uno Perin parò anche l'impossibile.
Poche e semplici (almeno sulla carta) le mosse del tecnico boemo: si torna al tradizionale 4-3-3, con Caprari e Benali sulle fasce a supporto di Cerri schierato come centravanti. Due soli allenamenti con il nuovo modulo, ma la squadra sul campo si muove come se giocasse così da una vita. La fiducia a Cerri è ben ripagata, perché la giovane punta impiega solo 5' per arpionare uno splendido lancio di Bruno e calciare in porta un pallone che, complice la deviazione di Orban, termina in fondo alla rete. Il vantaggio fa volare il Pescara che incanta l'Adriatico come ai tempi di Zemanlandia: tanti lanci in verticale e continui tagli delle due ali, che infatti vanno entrambe a segno in questo modo (Caprari al 19' e Benali al 31'). Al 40' i tifosi del Genoa, increduli, abbandonano lo stadio e pochi minuti dopo l'arbitro fischia la fine del primo tempo: 3-0 per il Pescara (anche questo è un record per i biancazzurri in serie A).
Nella ripresa il tecnico rossoblu Juric schiera in attacco (dopo il subentrato Pandev) anche Pinilla, provando un inedito 4-2-4 per il Grifone, che però non impensierisce mai di fatto la retroguardia dei padroni di casa. Il Pescara prosegue invece nel copione del primo tempo: altri due gol per il Delfino, a segno con una pregevole azione di Caprari (81') e con la ciliegina finale di Cerri (87'), senza contare due ulteriori ghiotte occasioni fallite da Benali e ancora da Caprari.
Insomma, un esordio con i fiocchi per il 69enne allenatore boemo che, con il pubblico dell'Adriatico in visibilio, concede una passerella anche a Muntari e Pepe. Superlative le tre punte, ma ottima anche la prova di Bruno a centrocampo; ovviamente c'è da considerare la giornata assolutamente negativa dei liguri (a cui non è servita molto la visione dei video del Pescara proposta da Juric in settimana), per cui prima di azzardare pronostici sul prosieguo del campionato o giudizi sulla precedente conduzione tecnica sarebbe opportuno aspettare le prossime gare, che vedranno il Delfino ospite di Chievo e Sampdoria.
Nessuna emozione (come previsto) in sala stampa per Zdenek Zeman, che non si lascia scappare neanche un sorriso dopo la roboante vittoria: "Una partita non conta molto, bisogna continuare a lavorare e anche molto, partita dopo partita. La voglia di fare bene c'è, perciò sfruttiamola. Alla fine vedremo dove saremo arrivati".
PESCARA (4-3-3): Bizzarri; Zampano, Stendardo, Coda (83' Bovo), Biraghi; Memushaj, Bruno, Verre (72' Muntari); Caprari, Cerri, Benali (75' Pepe). All.: Zeman.
GENOA (3-4-3): Lamanna; Izzo, Burdisso, Orban; Lazovic (46' Pinilla), Cataldi, Hiljemark (30' Pandev), Laxalt; Rigoni, Simeone (61' Edenilson), Palladino. All.: Juric.
Arbitro: sig. Abbattista di Molfetta.
Marcatori: 5' aut. Orban, 19' Caprari, 31' Benali, 81' Caprari, 87' Cerri.
Note: ammoniti Rigoni, Biraghi, Caprari per gioco scorretto; spettatori 11.142 per un incasso di 125.477 €.
- pescara calcio
- genoa
- zeman
- caprari
- cerri
- serie A
- news
- ultime notizie