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Il Delfino ferma il Diavolo

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Mamadou Coulibaly, 18 anni, già soprannominato il

Buona prestazione casalinga dei biancazzurri contro i più blasonati rossoneri: Pescara-Milan finisce 1-1.

 

Torna finalmente a muovere la classifica il Delfino, dopo quattro sconfitte consecutive, e lo fa in una delle partite più attese della stagione. Un punto più che meritato, frutto del gioco e dell'orgoglio, e anche delle coraggiose scelte del tecnico Zeman, che non mostra alcun timore a schierare dal primo minuto Mamadou Coulibaly: un sogno che si realizza quello del 18enne senegalese, giunto in Italia poco più di un anno fa su un barcone assieme ad altri migranti ed oggi titolare in serie A; per lui una gara di qualità e di quantità, quasi fosse un veterano. L'altra nota lieta viene dal portiere Vincenzo Fiorillo, finalmente in campo dopo tanti mesi trascorsi in panchina e subito protagonista con alcuni interventi decisivi: davvero inspiegabile la scelta di puntare per ben 29 partite sull'incerto Bizzarri. Per il Milan, invece, la trasferta adriatica si rivela un mezzo flop, che di certo peserà tantissimo sulle ambizioni europee della squadra di Montella.

Padroni di casa assoluti protagonisti nella prima metà di gara e subito in vantaggio dopo 12 minuti grazie ad un incredibile autogol di Paletta che, pressato da Caprari, da posizione decentrata appoggia all'indietro per Donnarumma: il portierone rossonero liscia l'intervento ed il pallone termina in rete. Sulle ali dell'entusiasmo il Pescara sfiora più volte il raddoppio, prima con un contropiede di Bahebeck che però non serve al meglio Coulibaly, poi con un insidioso cross di Memushaj per Bahebeck sventato all'ultimo da Donnarumma, che si riscatta così per la papera precedente. Purtroppo alla prima vera sortita offensiva il Diavolo centra il pareggio: la grande discesa di Deulofeu sulla fascia destra non è contrastata adeguatamente da Campagnaro e, nonostante una prima respinta di Fiorillo, la difesa biancazzurra non spazza, consentendo a Pasalic di ribadire in rete.

Pescara ancora insidioso ad inizio ripresa, con Bovo su calcio di punizione e poi con Benali, il cui tiro sul primo palo trova pronto Donnarumma. A metà ripresa però il centrocampo dei padroni inizia ad accusare i primi segni di stanchezza ed è quindi il Milan a salire in cattedra. Gli innesti di Montella nel reparto offfensivo, cioè Kucka e soprattutto l'ex Lapadula (lungamente applaudito dal pubblico pescarese a fine gara) vivacizzano le azioni degli ospiti che proprio nei 10 minuti finali collezionano le occasioni più pericolose: prima è Fiorillo a sventare di piede una conclusione ravvicinata di Lapadula, poi sugli sviluppi di una punizione è Romagnoli a colpire il palo con un colpo di testa, quindi è Campagnaro ad immolarsi su un tiro a botta sicura ancora di Lapadula; nel mezzo, però, un'altra ghiotta occasione per il Pescara, con Cerri in contropiede che non riesce a servire il liberissimo Bahebeck.

Soddisfatto a fine gara il tecnico Zeman, che alla vigilia del match si era rimproverato di non aver inciso sulla squadra così tanto come si aspettava: "Credo che oggi la gente si sia divertita. Abbiamo lottato per 90' cercando di costruire qualcosa di positivo e in parte ci siamo riusciti; poi è normale che le energie diminuiscano ed è così che nel finale abbiamo sofferto il Milan. Ho schierato diversi giovani non per costruire il Pescara del futuro, ma perché penso che possano dare un buon apporto già in questo campionato. Coulibaly? Ha grandi qualità, ma soprattutto l'ho scelto perché non ha mai giocato prima e quindi non ha i "vizi pregressi" degli altri calciatori... insomma lo posso plasmare al meglio".

 

PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Zampano, Bovo, Campagnaro, Biraghi; Coulibaly, Muntari (64' Bruno), Memushaj (84' Milicevic); Benali, Bahebeck, Caprari (76' Cerri). All.: Zeman.

MILAN (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Paletta, Romagnoli, Vangioni; Pasalic, Sosa (70' Locatelli), Mati Fernandez (76' Kucka); Ocampos, Bacca (58' Lapadula), Deulofeu. All.: Montella.

Arbitro: sig. Mazzoleni di Bergamo.

Marcatori: 12' aut. Paletta, 41' Pasalic. 

Note: ammoniti Biraghi, Bovo, Coulibaly, Bruno, Paletta, Sosa, Locatelli, Memushaj.

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