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Montesilvano. Angela Curatolo guida il think tank LiberalPD cittadino.

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Montesilvano. Angela Curatolo guida il think tank LiberalPD cittadino.

 Approda nella terza città d’Abruzzo il think tank di area Liberal.

Lo presiede Angela Curatolo, pubblicista e direttrice de Il Giornale di Montesilvano on line. Laureata in Giurisprudenza è impegnata da sempre nella promozione culturale. Nel settembre del 2002 ha fondato a Montesilvano il Bookcafè, storico punto di riferimento in Abruzzo per tutti i movimenti artistici e culturali. Quattro anni fa si è fatta promotrice di un progetto di crowdfunding social per la nascita di un teatro comunale in città.

Con il vice segretario nazionale di LiberalPd, l’avv. Loris Di Giovanni, esiste una salda amicizia che risale ai tempi del Bookcafè e che si è consolidata nel tempo con la condivisione di progetti culturali. L’associazione, che fa capo a livello nazionale all’ex Ministro dell’Interno Enzo Bianco, sta sviluppando in città un progetto di art bonus che verrà presto presentato.

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    “Omaggio a Luigi Alici architetto. La formazione e la professione tra Napoli e Pescara"

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    “Omaggio a Luigi Alici architetto. La formazione e la professione tra Napoli e Pescara

    22 e 23 settembre: giornate europee del patrimonio culturale: in collaborazione tra MIBAC – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Abruzzo ed il Molise, Archivi di Stato di Chieti e di Pescara e Italia Nostra, sezione di Pescara e Consiglio regionale Abruzzo.

     

    Sabato 22, ore 16,30 – AURUM, Sala Tosti – Pescara. Saluti istituzionali del Presidente della sezione Italia Nostra di Pescara e dei Rappresentanti delle Soprintendenze e degli Archivi di Stato. Il prof. Pasquale Tunzi, Univ. “G. D’Annunzio”, presenta ed introduce il Convegno “Omaggio a Luigi Alici architetto. La formazione e la professione tra Napoli e Pescara", con l’intervento del figlio arch. Antonello, già segretario naz.le di Italia Nostra, dei proff. Alfonso Gambardella, seconda Università - Napoli, Adriano Ghisetti Giavarina e Caterina Palestini, Univ."G. D'Annunzio" Testimonianze degli architetti Mario Mazzocca e Lelio Di Zio, già suoi collaboratori, e di Giancarlo Pelagatti, curatore dell'Archivio storico. -Domenica 23, ore 9,30 – AURUM, Sala Tosti – Pescara. Convegno regionale su “La costa dei Trabocchi” Saluti dei Rappresentanti delle Soprintendenze, degli Archivi di Stato, del presidente regionale e delle sezioni Italia Nostra di Lanciano e Vasto. “Reti ciclabili in Abruzzo: bike to coast”, proposte per rendere la pista ciclabile in costruzione sulla costa dei trabocchi un corridoio ecologico; tesi di laurea in architettura di Maura Mantelli - , vincitrice del primo premio (ex-aequo) del concorso internazionale di progettazione "Il confine evanescente tra il già fatto e il da farsi". Illustrazione dei primi studi per la redazione del Masterplan ”Costa dei Trabocchi” da parte dell’arch. Roberto Ricci del gruppo RTP “via verde”, incaricato del progetto dalla CCIA Chieti- Pescara. Interventi del dott. Valerio Cavallucci, direttore del FLAG “Costa dei Trabocchi” dell’arch. Aldo Giorgio Pezzi, responsabile area Patrimonio Paesaggistico della SABAP per l’Abruzzo e del dott. Vincenzo Ronzitti, già Presidente Regionale WWF ed ex dirigente ARTA. Presiede e coordina l’arch. Massimo Palladini, vice-presidente della sezione Italia Nostra di Pescara.

    Il Convegno omaggio a Luigi Alici Luigi Alici, di sabato 22 settembre, sta nel fatto che egli dal 1957 svolge la libera professione nel campo dell'architettura e dell’urbanistica con studio a Pescara. E’ stato progettista della Gescal e della Cassa per il Mezzogiorno. E' stato membro della Commissione distrettuale delle Imposte e della Commissione di Appello per le Imposte dirette, Giudice della Commissione tributaria regionale dell'Aquila. Nel 1980-81 è stato Consigliere dell’Ordine degli architetti della provincia di Pescara. Gli anni sessanta segnano una stagione particolarmente prolifica, dedicata tra l’altro alla definizione della “palazzina residenziale”, di cui progetta numerose varianti a Pescara e nelle città limitrofe. Segnaliamo a Pescara le palazzine di viale Regina Margherita e via Regina Elena.

    Parallelamente è rilevante l’impegno nell’urbanistica, che lo porta ad associarsi e a collaborare con l’Istituto Nazionale di Urbanistica fin dagli anni sessanta. Ha redatto numerosi Programmi di fabbricazione, piani regolatori e Piani di lottizzazione in Abruzzo e nelle Marche. Nel 1981 partecipa al concorso di idee sull’utilizzo unitario delle aree di risulta della stazione ferroviaria di Pescara, con Silvestro Bardazzi e Romano Viviani della Facoltà di Architettura di Firenze Nel 1990 vince il primo premio ex-aequo nel concorso per le aree verdi di Pescara, ancora in collaborazione con Romano Viviani.

    Partendo dal contenuto della Tesi di laurea su "Reti ciclabili in Abruzzo: bike to coast" discussa dall’arch. Maura Mantelli, presso l'Università D'Annunzio, Dipartimento di Architettura, nel corso del Convegno di domenica 23 settembre si illustreranno le opere complementari per rendere la pista ciclabile in costruzione sulla costa dei trabocchi un corridoio ecologico, generatore di nuove economie territoriali. L’arch. Roberto Ricci del gruppo RTP “Via verde”, impegnato nella redazione del Masterplan sulla costa teatina, promosso dalla Camera di Commercio CH-PE si soffermerà sui primi studi per rendere la Costa dei Trabocchi una via di sviluppo non solo turistico ma anche socio-culturale, attraverso la valorizzazione di un entroterra ricco di tradizioni, monumenti ed opere d’arte, mentre il dott. Roberto Valerio Cavallucci, direttore del FLAG “Costa dei Trabocchi” entrerà nel merito dei lavori in corso e delle difficoltà incontrate nella loro realizzazione. Questi temi verranno sviluppati anche dall’arch. Aldo Giorgio Pezzi della S.A.B.A.P. e da Vincenzo Ronzitti, già presidente regionale del WWF ed ex dirigente ARTA. Il dibattito che seguirà ai vari interventi, aperto alla partecipazione dei Comuni interessati e delle Associazioni cicloturistiche ed ambientaliste concluderà una mattinata d’impegno finalizzata a trovare soluzioni concrete al futuro della “Costa dei Trabocchi” I

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      Golf/Abruzzo opne, tiene la vetta Elissalde,

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      Golf/Abruzzo opne, tiene la vetta  Elissalde,

      Dopo diciotto buche l’azzurro e il belga sono staccati di due colpi, rimane in corsa anche Benatti

      Miglianico, 21 settembre 2018 – Il francese Paul Elissalde (128 – 62 66, -14) ha mantenuto il comando con due colpi di vantaggio sulla coppia che insegue al secondo posto composta da Guido Migliozzi, campione in carica, e dal belga Kevin Hesbois con 130 (-12) a un giro dal termine dell’Abruzzo Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, che si sta disputando sul tracciato del Miglianico Golf & Country Club (par 71), a Miglianico (CH). Rimane in corsa per la vittoria Raffaele Benatti, quarto in graduatoria, con 131 (-11) seguito in quinta posizione dall’austriaco Uli Weinhandl e dai francesi Xavier Poncelet e Leo Lespinasse con uno score di 132 (-10). Nella top ten presenti anche Gregory Molteni e Federico Maccario con 133 (-9), ottavi insieme allo spagnolo e leader della money list, Santiago Tarrio, al sudafricano Albert Venter, al transalpino Alexandre Daydou e all’inglese Ben Wheeler. Si sta comportando bene l’amateur Kevin Latchayya al 19° posto condiviso con altri cinque concorrenti con il punteggio di 135 (-7). Il taglio, caduto a 141 (-1), ha lasciato in gara 50 giocatori (nove dilettanti) dei quali 23 italiani. I pro si divideranno il montepremi di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro. L’intervista – Guido Migliozzi, autore del miglior score di giornata insieme all’inglese Ben Wheeler con 63 (-8), dopo un buon primo turno, ha accelerato il passo nel secondo, collezionando dieci birdie: “E’ stato un gran bel giro. Ho cominciato con due bogey, poi ho infilato quattro birdie di fila che mi hanno rimesso in gioco e ho continuato con questo buon ritmo. Il campo è tenuto davvero molto bene, i green sono perfetti. L’importante è stare sempre in fairway, così poi è possibile attaccare le aste avendo una traiettoria agevole. Io voglio puntare sempre in alto. La prossima settimana ci sarà lo Stage 1 della Qualifying School a Bogogno dove il mio obiettivo è fare bene”. Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto del title sponsor Banca Generali Private; del main sponsor BMW; degli Official Sponsor Casa Vinicola Errico, Cashback World. Official Supplier: Kappa, Frecciarossa, WindTre, Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale. Charity Partner: Fondazione Tommasino Bacciotti. Official Advisor: Infront. Il percorso – Il percorso del Miglianico Golf & Country Club di 18 buche si sviluppa tra numerosi ulivi secolari, fuori limite ed ostacoli d’acqua. Progettato da Ronald Kirby, uno dei più celebri architetti di campi da golf americani, il tracciato risulta impegnativo per i giocatori professionisti e divertente dai tees standard per gli amateurs.

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        Pescara. Sinistra italiana spiega le ragioni della nascita del mercatino etnico

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        Pescara. Sinistra italiana spiega le ragioni della nascita del mercatino etnico

        SI: "Dal Mercatino etinico solo positività!"

         

        Il Mercatino etnico che l’amministrazione comunale di Pescara si appresta a realizzare presso il sottopasso ferroviario "non presenta alcun profilo problematico per la cittadinanza e per il commercio pescarese, tutt’altro, ne risolve molti." In una nota Sinistra Italiana ne spiega i motivi.

        "Pone fine a situazioni di degrado e illegalità, creando un luogo privo di insalubrità, con impianti elettrici a norma, servizi igienici, controllato da telecamere e forze dell'ordine, definito e circoscritto, illuminato e popolato, l’esatto contrario della situazione di degrado a cui abbiamo assistito negli ultimi 20 anni. Inoltre riempie un vuoto urbano e degradato, senza illuminazione, un deserto da cui origina la percezione di insicurezza dei cittadini. Qualsiasi illegalità (a cominciare dalla contraffazione) diventerà così molto meno attuabile rispetto agli ambulanti sparsi su spiagge e marciapiedi in città", afferma il partito, inoltre "E’ per creare tale sicurezza la spesa di 250mila euro: la sicurezza ha costi. Inoltre gli occupanti pagheranno tutte le utenze e l'occupazione del suolo pubblico al Comune che nel tempo rientrerà dell'investimento".

        "Si crea un luogo di integrazione e lavoro per centinaia di famiglie che vivono da anni a Pescara e che per anni hanno interagito umanamente e commercialmente con la cittadinanza pescarese", fanno presente. Coloro che occuperanno il mercatino, aggiungono, non possono andare negli altri mercatini esistenti per i seguenti motivi: "non hanno adeguati mezzi e possibilità di caricare e scaricare la merce, i mercatini rionali non ci sono tutti i giorni e dividendo i senegalesi per i mercatini presenti a Pescara lavorerebbero al massimo un giorno a settimana."

        E poi, "Con la nuova legge regionale del commercio non avrebbero mai i requisiti per competere con gli ambulanti italiani rispetto ai mercati rionali."

        Infine, "quella è una comunità che è nata e ha operato negli anni sempre insieme e l'integrazione non si fa spaccando una comunità ma accettandola per quella che è per ciò che esprime e soprattutto rispettando le loro esigenze che sono quelle di rimanere insieme, di non disperdersi".

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          Pescara/Mense scolastiche, servizio riparte a metà ottobre

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          Pescara/Mense scolastiche, servizio riparte a metà ottobre

           riunione con i dirigenti degli Istituti Comprensivi cittadini

          Nel pomeriggio di oggi si è svolta una riunione con i dirigenti scolastici dei 10 Istituti comprensivi cittadini. Oltre ai dirigenti erano presenti il sindaco Marco Alessandrini, l’assessore all’Istruzione Giacomo Cuzzi, il dirigente e il responsabile del servizio Ristorazione Fabio Zuccarini ed Enrica Di Paolo, i consiglieri Piero Giampietro e Maria Ida D’Antonio, il capo di Gabinetto Fabrizio Paolini.

          “Abbiamo fatto il punto della situazione, riferendo ai dirigenti lo stato dell’arte al momento attuale – così il sindaco Marco Alessandrini e l’assessore Giacomo Cuzzi – Al contempo sono state riferite le istanze che ci sono state presentate dai genitori circa il tempo pieno e forme di organizzazione per la somministrazione di pasti ai bimbi, in attesa della ripartenza del servizio mensa. Dai dirigenti abbiamo avuto la massima disponibilità a trovare soluzioni in grado di venire incontro alle famiglie, purché compatibili con la didattica, soprattutto con gli istituti che attuano il tempo pieno e l’orario prolungato di cui non è auspicata la sospensione nel caso in cui la ripartenza del servizio dovesse richiedere più tempo. L’obiettivo comune è quello di favorire la più rapida ripresa del servizio mensa, allineandolo alla partenza del tempo pieno, ipotizzando la metà del mese di ottobre come termine possibile. L’opportunità aggiuntiva del pasto da casa sarà allineata all’avvio del servizio mensa, per esigenze tecnico-organizzative. I Consigli di Istituto provvederanno in tempo utile all’approvazione del regolamento relativo al pasto da casa, a cui le scuole stanno già lavorando e che sarà uguale per tutti gli Istituti e rispettoso delle prescrizioni che saranno impartite dalla Asl”.

          “In mattinata Camst ha formalizzato il suo no alla richiesta di interpello avanzata dal Comune perché prendesse in carico del servizio di ristorazione delle mense scolastiche cittadine, in qualità di seconda ditta classificata in sede di appalto. Contestualmente è partita la richiesta di interpello alla terza ditta partecipante alla gara, la Serenissima Ristorazione, al fine di avere una risposta in tempi rapidi sulla disponibilità o meno di subentro. Siamo perfettamente consapevoli che intorno a questa vicenda c’è una legittima aspettativa di risultati immediati, da parte delle famiglie e dei lavoratori del comparto, ma bisogna ricordare a tutti che per volumi economici parliamo del più grande appalto del Comune di Pescara, che le diffuse intossicazioni di giugno hanno oltretutto aperto uno fronte giudiziario, in cui il Comune si sente parte lesa al pari delle famiglie, ed è chiaro che bisogna agire con giudizio, tanto per assicurare la ripresa del servizio alle migliori condizioni, quanto per tutelare tutte le parti in causa. Non stiamo a discutere sul perché non si sia raggiunto un accordo, né ci ascriviamo al gioco di colpevoli da additare davanti all’opinione pubblica. Noi sappiamo che abbiamo lavorato duramente durante l’estate per trovare una soluzione seria, chiara e utile a riattivare un servizio di ristorazione che coinvolge 2.500 famiglie con migliaia di bambini e la cui ripresa condiziona abitudini e necessità di una fascia ampia e sensibile della popolazione. Nel frattempo continuiamo a dialogare con le scuole e l’Ufficio Scolastico Regionale sia per fare con loro il punto della situazione, per indicare scenari possibili e per evitare di alimentare inutili e sterili voci il cui unico effetto è quello di appesantire inutilmente il clima”.

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            Giulianova, 700mila euro di progetti per la città

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            Giulianova, 700mila euro di progetti per la città

            Ciclabile Lungomare Monumentale e riqualificazione del ponte ciclopedonale del Tordino. Approvati i progetti di fattibilità tecnico-economica.

            Seguendo uno specifico incontro tenutosi ad aprile, e quindi la firma della convenzione da parte dell'assessore ai Lavori pubblici Gian Luigi Core lo scorso 27 luglio nella sede pescarese della Regione, la Giunta ha approvato i progetti di fattibilità tecnico-economica relativi alla ciclabile del Lungomare Monumentale ed al ponte ciclopedonale del Tordino.

            I progetti prevedono, a fronte di 700 mila euro complessivi concessi dalla Regione Abruzzo per il completamento della “Bike to coast” nel territorio giuliese, interventi sull'attuale tracciato ciclabile parallelo alla parte monumentale del Lungomare Zara (400 mila euro), ciclabile che verrà rialzata portandola al livello del marciapiede, nonché la riqualificazione, tramite lavori di straordinaria manutenzione (300 mila euro), del ponte ciclopedonale del Tordino, che presenta un evidente degrado. “Si tratta in entrambi i casi – dichiara il sindaco Francesco Mastromauro – di progetti importanti che erano tra i nostri obiettivi per il miglioramento della mobilità ciclabile in una città, Giulianova, che dal settembre 2017, con il conferimento della Bandiera Gialla, è annoverata tra i Comuni Ciclabili della FIAB, la Federazione Italia Amici della Bicicletta. Un riconoscimento che premia i nostri sforzi nel settore considerando che Giulianova è stato il primo Comune abruzzese ad utilizzare i fondi messi a disposizione per il progetto Bike to Coast riuscendo a realizzare, il 3 luglio 2015, la nuova pista ciclabile di lungomare Spalato cui è seguita, il 3 agosto 2016, la riapertura della ciclopedonale sud costeggiante il fiume Tordino sino all’ingresso del ponte di legno, così ripristinando il tratto eroso dall’alluvione del marzo 2011 e che aveva imposto una rimodulazione provvisoria del percorso”.

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              Pescara. Mater Dolorosa la Performance Art di e con Mandra Cerrone

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              Pescara. Mater Dolorosa  la Performance Art di e con Mandra Cerrone

              All’Aurum il 2 ottobre

              Si chiama Mater Dolorosa la Performance Art di e con Mandra Cerrone, una riflessione intima e al contempo condivisa sul dolore, a cura di Michela Becchis che martedì 2 ottobre alle 18 sarà ospitata dalla Sala D’Annunzio dell’Aurum, con il patrocinio del Comune di Pescara e a ingresso libero. “L’evento sarà una riflessione collettiva sul dolore – così assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo – un incontro fra sensibilità diverse che si trasfigura in una performance di cui ognuno è parte. Si tratta di un’occasione unica per diventare parte del progetto e promuoverne la singolarità e l’intensità. Lo è anche per riflettere a voce alta su un tema universale, qual è la solitudine e l’amore familiare, filiale, eterno”.

              “Nulla come una performance mette in gioco il corpo dell’artista - così l’autrice Mandra Cerrone- - Può sembrare una banalità e tuttavia conviene considerare quanto corpo di artista ci sia sempre in un’opera d’arte, ma come, solo nella performance, l’artista concede che si acceda al suo corpo. Centrale in questi anni nella riflessione femminista, l’idea di vulnerabilità si è pian piano trasformata tanto da sovvertire quasi il suo etimo. Nella sua ricerca di un punto di vista da cui guardare il mondo, immergendosene fino ad ascoltare il battito del suo cuore, Mandra Stella Cerrone, nelle sue performances, è sempre partita da sé, cioè mettendo in gioco frammenti del suo esistere. In Mater Dolorosa compie un altro, difficile, passo: partire da sé per raccontare le altre. Nella storia delle donne è sempre esistita, spesso seguendo una tradizione orale, l’autobiografia collettiva, cioè un narrare la storia come se fosse la propria vicenda personale o piuttosto come se la propria vicenda personale si disponesse dentro la coralità, frutto del tessuto di relazioni femminili”.

              “Recentemente l’autobiografia collettiva è diventata un vero genere letterario per trovare un elemento di forza nella ricostruzione degli avvenimenti più tragici della storia del secolo scorso – così la curatrice Michela Becchis - Non è un caso che il genere sia stato molto utilizzato in ambito tedesco. Ma, c’è un ma; infatti questa modalità di racconto prende un nome particolare e cioè Familienromane. L’intersezione del dato storico e dell’esperienza personale si sviluppa solamente dentro l’alveo familiare. Nella sempre praticata storiografia al femminile invece il tracciato della parentela veniva abitualmente oltrepassato per abbracciare relazioni ben più ampie stabilite su un’alleanza e una partecipazione anche intergenerazionale dove l’esistenza di ognuno si intreccia e si fonde con il movimento di una generazione, in quella che la scrittrice Annie Ernaux chiama autobiografia impersonale. La mostra si riallaccia a questa antica prassi per far proprie altre relazioni, le più profonde, e tra queste quella che mette in più stretta relazione i corpi, quella tra madre e figli, la più intima, emozionante e affettiva delle estraneità. Chi è il figlio? Chi è quell’individuo il cui corpo prende forma nella madre e che la madre sentirà per sempre come parte indissolubile e fisica di sé? Chi è quella creatura che qualunque ruolo gli sia stato inflitto dalla volontà violenta e terribile di chi con indifferenza decide delle altrui vite, sempre muore solo, nella più oscena delle solitudini? Un mantra è quello che ripetono le madri a cui muore violentemente un figlio: “Dov’ero io mentre tu morivi?”. Una domanda tragica e corporale, perché è impossibile essere altrove quando viene tagliato via un pezzo del nostro corpo.

              Se nella tradizione cristiana il corporale è il panno dove viene poggiata l’ostia, cioè un simulacro di corpo, Mandra Stella Cerrone trasforma in corporale laico, quel che resta di quella parte di sé smembrata via. L’abito, che le madri piegano come cura e estrema carezza al figlio perduto, si trasforma in habitus, cioè il contenitore non solo del corpo negato ma anche delle attitudini, dei desideri, del carattere, dei sorrisi, della rabbia e della tenerezza di colui (eh già, quasi sempre un maschio) che mai più indosserà la vita”.

              Partecipano alla performance: Annie Di Sante Marolli, Clarisa Gil, Daniela Aubrechtova, Donatella D’Emilio, Mania Mehrabi, Zuleika Fusco, Ph Manuel Vallescura, Riprese video Bruno Imbastaro Media Melasecca PressOffice.

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                Pescara. Mese dell'Affido, ecco chi chiamare.

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                Pescara. Mese dell'Affido, ecco chi chiamare.

                ritorna la campagna di sensibilizzazione per l'accoglienza di minori in famiglia. Domani la testimonianza di due nonni affidatari a piazza Salotto. Allegrino:“E' un gesto di altruismo che restituisce serenità e amore e che accresce il senso di solidarietà di una vera ‘comunità’"

                Sarà la testimonianza di due nonni ad aprire il Mese dell’Affido e dell’Accoglienza, il programma di eventi che l’Assessorato alle Politiche sociali organizza ogni anno per sensibilizzare la cittadinanza sull’importante istituto, che consente a famiglie, coppie e singles di aiutare un minore o un intero nucleo familiare in condizioni di disagio temporaneo. Tiziana e Tonino Del Gallo, sposati da 41 anni, genitori di due figli e nonni di due nipoti di 7 e 9 anni, racconteranno la loro esperienza di accoglienza in occasione della manifestazione “Nonno Ascoltami!”, in programma domani 23 settembre, a piazza Salotto.

                In mattinata, alle 12.15, ci sarà il saluto dell’assessore alle Politiche sociali, Antonella Allegrino, mentre alle 16.30 interverranno i due nonni e gli operatori dell’équipe Affido del Comune di Pescara. “Le testimonianze di chi ha scelto di aiutare un minore a superare un periodo difficile sono lo strumento migliore per promuovere questo bellissimo istituto - spiega Antonella Allegrino - L’affido è un gesto di altruismo che restituisce serenità e amore e che accresce il senso della solidarietà, indispensabile per essere ‘comunità’. Tiziana e Tonino, che da sempre sono impegnati in attività di volontariato, hanno scelto di diventare nonni affidatari quattro anni fa, accogliendo in famiglia una bambina di tre anni e i suoi giovani genitori. E’ stato un percorso molto impegnativo, con momenti di gioia ma anche critici. Il cammino non si è ancora concluso perché Tiziana e Tonino continuano a donare il loro affetto, l’esperienza e la saggezza di nonni e consiglieri speciali della bimba. Lo faranno ancora a lungo perché questi rapporti proseguono anche quando la famiglia ha superato il disagio e può riconquistare la sua autonomia: i minori affidati diventano come figli o nipoti perché non c’è bisogno di un legame biologico per far nascere l’amore. Un altro aspetto fondamentale di questo istituto è che evita il ricorso alle case-famiglia e alle comunità educative, che pur essendo accoglienti non trasmettono il calore di una famiglia”.

                Attualmente sono 11 i minori in affido e 2 gli affiancamenti familiari seguiti dall’équipe dei Servizi Sociali del Comune di Pescara. L' intervento è mirato a favorire l’accoglienza di bambini e ragazzi all’interno di un nucleo familiare affidatario quando la famiglia di origine si trova, per motivi diversi, in una situazione di particolare difficoltà che la porta, temporaneamente, a non essere in grado di occuparsi dell’educazione e delle necessità materiali ed affettive dei propri figli. In questi casi può essere necessario attivare un percorso di aiuto, che si può concretizzare in diverse forme di sostegno al minore o alla sua famiglia. L'affido, a differenza dell’adozione, permette anche a una coppia o a un singolo di vivere questa esperienza che può essere a tempo pieno, parziale o solo nei fine settimana. Il minore mantiene ugualmente i contatti con la propria famiglia nella quale potrà rientrare definitivamente quando le condizioni lo permetteranno. Il prossimo appuntamento con il Mese dell’Affido e dell’Accoglienza sarà sabato 29 settembre, al Parco D’Avalos, dove si terrà una festa con la partecipazione di tutte le famiglie affidatarie.

                Per informazioni sul Servizio Affido del Comune si possono contattare i seguenti numeri 085/4283044-085/4283307.

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                  Nigeria: Teatino contro il terrorismo. 500 arrestati dai caschi blu sequestrati

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                  Nigeria: Teatino contro il terrorismo. 500 arrestati dai caschi blu sequestrati

                  72 milioni di dollari in un anno: i risultati principali della collaborazione di Stefano De Angelis come Osservatore della Comunità internazionale nella Commissione speciale antiterrorismo istituita dalle Nazioni Unite in Nigeria.

                   

                  Una collaborazione con il governo della Nigeria che ha portato al sequestro di 72 milioni di dollari su conti correnti riconducibili a Boko Haram, quasi 500 terroristi assicurati alla giustizia dai caschi blu dell’Onu in collaborazione con le forze armate americane. Sono questi i risultati principali della collaborazione di Stefano De Angelis come Osservatore della Comunità internazionale nella Commissione speciale antiterrorismo istituita dalle Nazioni Unite in Nigeria.

                  Lo studioso teatino, ormai da tempo residente negli Stati Uniti, traccia un bilancio del lavoro svolto: «Indubbiamente è stata un’esperienza positiva, un anno molto intenso. Tanto è stato fatto e probabilmente ancor di più bisogna fare, specie nella lotta al riciclaggio di capitali e al traffico di esseri umani. La Commissione, di cui sono onorato di far parte, ha raccolto importanti risultati, seppur troppo spesso si è trovata a dover fare i conti con una burocrazia mostruosa e mesi d’impasse dovuti a fattori terzi. Due regioni del Nord-Est della Nigeria a breve avranno regolari elezioni dopo anni di predominio jihadista e un’intera area sub-sahariana sta reagendo ai diktat fondamentalisti, allacciando importanti relazioni economiche e militari con le potenze democratiche regionali».

                  Nel futuro, secondo De Angelis, si dovrà puntare sul contrasto all’human trafficking che spopola nel Paese e che riversa, specie in Europa, un fiume di uomini dal background criminale ignoto e migliaia di donne, spesso destinate al mercato della prostituzione. Ma serviranno anni per far fronte a questa drammatica emergenza che, è bene ricordare, sta creando il caos soprattutto nel Vecchio Continente, distruggendo i già fragili equilibri sociali e di cui pochissimi hanno capito le potenziali nefaste conseguenze. Nelle prossime settimane De Angelis sarà ricevuto dalle più alte cariche del governo nigeriano al Palazzo di vetro di New York, sede delle Nazioni unite, per i formali passaggi di consegne.

                  "Mi è stato chiesto di mantenere il mio ruolo per altri dodici mesi, ma ho declinato il pur gradito invito», aggiunge l’esperto di antiterrorismo, «È un incarico che monopolizza tempo ed energie, dopo un anno in prima linea credo sia giusto lasciare spazio a forze fresche e concentrarsi su nuovi obiettivi". La De Angelis & Associates, consulting, firm fondata dallo studioso abruzzese in South Carolina si sta affermando come una delle realtà più dinamiche nel settore della sicurezza internazionale. Recentemente è stata contattata da uno dei più grandi fondi d’investimento del Nord America, per una collaborazione in materia di risk management destinata a salvaguardare gli interessi dei propri investitori.

                  "Sono stati avviati contatti ai massimi livelli e sono davvero lusingato che la mia società sia tenuta in considerazione da un gruppo così importante, sul cui nome, per ovvii motivi, preferiamo al momento mantenere il massimo riserbo. Prossimamente, insieme ai miei collaboratori, valuteremo tutti i possibili scenari, al fine di comprendere come poter offrire un servizio della massima qualità a una corporation che, da oltre cento anni, opera su scala globale e le cui scelte hanno ripercussioni su milioni di famiglie americane".

                  A breve, infine, sarà pubblicato il libro scritto a quattro mani con il pluridecorato generale dell’Us Army Ernest Audino, eroe di guerra, uomo di spicco negli ambienti conservatori a Washington e tra i più autorevoli esperti al mondo di Medio Oriente, che si preannuncia come uno dei titoli destinati a scalare le classifiche editoriali nel 2019 in tema di politica estera e antiterrorismo.

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                    Montesilvano è ART!

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                    conferenza di oggi

                    di Simone Merlonetti

                    "presentata l'iniziativa, "lo dico con un murales"

                    Esiste un'arte che non è quella classica dell'immaginario comune,esiste un'arte lontana dalle tele e dagli acquerelli: è la Street Art o, in italiano, arte di strada. La Street Art nasce come voce del popolo, come sommossa popolare contro le ingiustizie delle proprie realtà cittadine, come modo di risaltare aree dimenticate e valorizzare il contesto urbano. A tale potenza espressiva non è rimasta indifferente Montesilvano. Alla sala consiliare del comune di Montesilvano si è tenuta oggi, Sabato 22 Settembre 2018, la presentazione di un nuovo intervento in linea con la politica d'arte moderna seguita dal comune abruzzese. Si tratta infatti di un'opera dell’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Collettivo Pepe (associazione culturale nata nel 2014) nel sottopasso di via Aldo Moro, con l'apporto dell’esperienza e dell'abilità dell'artista internazionale di origine veneta Peeta.

                    A presenziare l'incontro vi sono stati il Sindaco Francesco Maragno, il presidente della commissione cultura di Montesilvano Alessandro Pompei, il Collettivo Pepe, l'artista romana Alessandra Arpino, il presidente degli affari istituzionali, amministrativi, generali Adriano Tocco e Camillo Bosica, presentante anche lui una iniziativa collegata al tema denominata “lo dico con un murales”.

                    “L'arte stimola la riflessione” ha esordito cosi il Sindaco spiegando come l'investimento sulla cultura può portare a risultati molto positivi sia a livello economico che a livello culturale e valorizzante il territorio. I benefici collegati ad un progetto del genere, secondo le sue considerazioni, sono di due tipi: da un lato la valorizzazione di aree disagiate e dall'altro il risparmio di molti fondi potendo contare sulla collaborazione di artisti cittadini e non ( che sia una tirata d'orecchie al precedente lavoro collegato a tale iniziativa di via Rimini? Dove vi furono destinati ben 13 000€ ).

                    La parola poi è passata ad Alessandro Pompei che ha spiegato ai presenti le motivazioni radicate in un progetto cosi longevo e pieno di iniziative. Lo scopo è di “destagionalizzare” il turismo montesilvanese facendo ricordare ai futuri ospiti della città che essa non è solo sito di mare e che c'è altro dietro. Egli ha ricordato quali passi sono stati fatti come la già citata opera in via Rimini denominata il “Selvaggio” rappresentata da un altro artista noto di nome PixelPancho e l'opera ad iniziativa privata finanziata da alcuni giovani intenti a realizzare un murales che celebrasse lo scomparso Alessandro Panaccio in Viale Abruzzo.

                    Maura di Marco, membro del Collettivo Pepe, ha esposto le motivazioni che hanno portato alla nascita del suo gruppo di lavoro.

                    “Siamo felicissimi” è stato il suo esordio. La ragione che ha spinto lei e i suoi collaboratori ad unirsi in quell'ormai lontano 2014 è la volontà di valorizzare l'arte e la creatività abbracciando nel 2016 il mondo Street Art, che potrà far veicolare il turismo, dando alla città opportunità di offerta per chi viene a visitarla, e far godere del “bello” nelle zone in cui di bello purtroppo non vi è nulla. Una sorta di aiuto psicologico per le persone costrette a vivere in certe condizioni. Alessandra Arpino, artista street, nota nella realtà romana, ha sottolineato la positività di questa collaborazione con il Comuneper la nuova opera,“ Peeta sa coniugare lo stile Writing classico con la forma dell'arte pubblica riuscendo cosi ad ottenere molti più consensi e spettatori”. Peeta quindi si dovrà confrontare per la prima volta con la realtà montesilvanese abbracciando questa nuova sfida.

                    Nella conferenza è poi intervenuto Camillo Bosica per esporre il progetto “lo dico con un murales” nato con lo scopo di promuovere nella maniera più originale e gioviale il tema della donazione del sangue ( essendo lui membro dell'associazione volontaria del sangue a Pescara). Per tale progetto sono stati realizzati già 4 murales in 3 comuni.

                    Street art, arte da strada o qualsiasi altro nome si voglia chiamarla è una voce, un richiamo, un sussulto che vuole puntare i riflettori su contesti e situazioni trascurati. Si vedrà il beneficio in futuro di tale iniziativa e se Montesilvano agli effetti abbia bisogno di un tale mezzo comunicativo, forse ignara di quante bellezze possa offrire a chi viene da fuori senza bisogno di cambiar volto alle sue mura.

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                      Centrodestra. Rotondi (DC): “L’Abruzzo è democristiano, dove andate senza di noi?”

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                      Centrodestra. Rotondi (DC): “L’Abruzzo è democristiano, dove andate senza di noi?”

                      "Auguri"

                       

                      ‘’In una Regione democristiana come l’Abruzzo i tre principali partiti del centrodestra si giocano la presidenza al tavolo verde senza nemmeno consultare i partiti democristiani dell’alleanza. Auguri ma dove andate senza di noi? Perchè non è detto che ci saremo,a questo punto."

                      Così Gianfranco Rotondi neo- presidente della rinata Democrazia Cristiana che terrà i propri Stati Generali a Roma a fine novembre

                      "La Dc è federata a Forza Italia ma non prende ordini dalla lettura dei giornali nè in Abruzzo,nè in Sardegna,nè in Basilicata e nè in Piemonte (dove i nostri voti sono stati sempre determinanti)’’

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                        Maria Rosaria Cimini , “la sorella degli emigranti”, era di Teramo

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                        Maria Rosaria Cimini , “la sorella degli emigranti”, era di Teramo

                        Storia di una grande donna abruzzese raccontata da Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”

                        Maria Rosaria Cimini , “la sorella degli emigranti”, era nata in provincia di Teramo nel 1884. Grazie al suo impegno, nel 1908, venne fondata a Strafford in Pennsylvania la Chiesa “Our Lady of the Assunption” (per gli emigranti che erano soprattutto abruzzesi). Inoltre favorì, con il sacerdote italiano Emilio Landolfi, la nascita di scuole, asili e mense per poveri. Maria Rosaria Cimini nacque in provincia di Teramo (assai probabilmente proprio nel capoluogo) nel 1884. Appena compiuti i 18 anni sposò Francesco Paolo Di Lorenzo. Subito dopo decisero, Maria Rosaria e il marito, di emigrare alla ricerca del “sogno americano” attratti dalla promessa di una vita migliore. Con lei emigrò anche il fratello più piccolo, Pietro Cimini, di solo 16 anni. Giunsero ad “Ellis Island” nel 1903 dopo aver attraversato l’oceano sulla nave “Sicilian Prince”.

                        La loro destinazione, organizzata da un impresario teramano, fu la Pennsylvania. Gli emigranti, provenienti dall’Abruzzo, furono destinati ai villaggi di Strafford, Devon e Wayne, in Pennsylvania, dove trovarono lavoro come minatori, muratori, scalpellini e contadini. Alcune donne si prestarono a servire le ricche famiglie di Philadelphia che avevano iniziato a costruire lì, lungo la linea principale della “Pennsylvania Railroad”, le loro lussuose residenze estive. I nostri emigranti, prevalentemente cattolici, cercarono luoghi di culto nella zona e cercarono di trovarli nelle già esistenti chiese locali irlandesi (“St. Katharine of Siena Church” e “St. Monica Church”). Ma furono scoraggiati da un'accoglienza apertamente ostile, da pratiche di culto non conosciute e, cosa più importante, dalla mancanza di sacerdoti che parlassero la loro lingua. In questo contesto emerse la figura amorevole, determinata e battagliera di Maria Rosaria Cimini. Dopo essersi trasferita con il marito nella colonia italiana di Strafford, si era profondamente preoccupata per il benessere spirituale e sociale di questa comunità di immigrati. Nel 1907, ventiduenne e madre di due bambine, scrisse una lettera a Papa Pio X, spiegando la situazione dei nostri emigranti e implorandolo di mandare un prete italiano che potesse assistere e servire la crescente comunità italiana. Con questa sua azione Maria Rosaria Cimini contribuì anche a meglio evidenziare quello che divenne noto come il "problema italiano" (così chiamato principalmente per il vasto numero di immigrati italiani).

                        Cosa fare per loro che erano tutti molto poveri, per lo più illetterati e in gran parte cattolici ? La soluzione fu quella di inviare da subito sacerdoti italiani. In questo contesto lo sforzo coraggioso di Maria Rosaria Cimini spinse l'Arcivescovo Ryan a mandare in quelle zone, all’inizio del 1908, padre Emilio Landolfi con l’impegno di fondare una parrocchia per gli immigrati italiani. Nacque così la Chiesa “Our Lady of the Assunption” dove, in ossequio alla giovane donna teramana, venne realizzato un dipinto di “San Gabriele” (tutt’ora esistente). Quando la Chiesa fu inaugurata, il 7 giugno del 1908, sul palco oltre alle autorità politiche e religiose c’era anche lei Maria Rosaria Cimini. Padre Landolfi , sempre assistito da Maria Rosaria Cimini, realizzò attorno alla sua parrocchia scuole, mense per poveri e attività ricreative. Da quel momento le condizioni dei nostri emigrati cominciarono ad essere decisamente più umane. Maria Rosaria Cimini e Francesco Paolo Di Lorenzo ebbero 4 figli Beatrice, “Margie”, Evelyn e Albena. Per tutti la giovane donna abruzzese divenne “la sorella degli emigranti”.

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                          Elena Costa riconfermata vice presidente degli editori d'Abruzzo

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                          l'imprenditrice montesilvanese Elena Costa

                          La proposta di Costa è di valorizzare gli scrittori esordienti che fanno cultura. AEA, associazione editori Abruzzesi ha rinnovato organi direttivi

                           

                          Nei giorni scorsi, l'assemblea dei soci di AEA, Associazione Editori Abruzzesi, ha rinnovato i suoi organi direttivi del prossimo biennio. Alla presidenza è stata riconfermata Elena Costa, vice presidente Marco Solfanelli, presidente onorario Nicoletta Di Gregorio. Il consiglio direttivo è costituito da: Valeria Di Felice, Francesca Pompa, Gaetano Basti e Alessio Masciulli.

                          Elena Costa, dinamica imprenditrice nel settore Editoriale, nel ringraziare il consiglio direttivo per la fiducia rinnovatagli, ha illustrato alcune nuove iniziative Editoriali per promuovere e valorizzare nuovi scrittori D'Abruzzo e le case Editrici, che con abnegazione e sacrificio, portano avanti une settore veramente difficile, produrre Cultura.

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                            Bruxelles, Castellucci rifà “Il Flauto Magico” di Mozart.

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                            Bruxelles, Castellucci rifà “Il Flauto Magico” di Mozart.

                             Via i preconcetti, via tutti quelle rappresentazioni viste e ascoltate nelle nostre vite precedenti: Il Flauto Magico di Mozart è stato riscritto, reinventato, personalizzato. Lo scorso 18 settembre alla Monnaie di Bruxelles ha avuto luogo un evento, probabilmente il primo grande avvenimento sociale della stagione.

                            Alla prima dell’opera del compositore austriaco la regia del nostro Romeo Castellucci ha stupito tutti: spazzando ogni certezza, sconvolgendo canoni, rielaborando contenuti, sorprendendo il pubblico. Molti in sala, diciamocelo pure, presenti proprio perché una “première” socialmente imperdibile, non hanno saputo trovare una ragione e una logica nella messa in scena concepita dall’artista. Nel primo atto tutto sembrava amalgamato: l’orchestra (egregiamente direttamente dal M° Antonello Manacorda, che ben si è saputo inserire nei silenzi e e nelle interruzioni della musica per dare spazio alla narrazione), la scenografia, gli artisti (cantanti, danzatori, figuranti, coro). Ogni elemento era fuso in un insieme che in un primo momento sembrava sminuire la portata e il contributo di ciascuno, ma che alla fine si è rivelato funzionale e perfettamente coerente con ‘l’ovattata giostra’ creata da Castellucci. I colori tenui, la scena leggera, i costumi, le nuvole e le piume che sembravano di panna montata o di zucchero filato hanno fornito allo spettatore l’atsmofera di una storia dai contorni molto labili, a cavallo fra il reale e l’irreale. Da qui, dunque, l’ardita scelta della soppressione di dialoghi del libretto che aiutano a dare un contorno e un’introduzione ai personaggi che qui perdono una precisa connotazione e che è difficile distinguere: necessario, quindi, conoscere benissimo l’opera mozartiana per intuire i momenti che non hanno trovato spazio. La seconda parte dello spettacolo cambia e sciocca ancora di più e l’etereo lascia spazio alla realtà: vengono narrate, dai protagonisti stessi, storie di donne e uomini condannati alla cecità o deturpati da incendi. Impossibile non ascoltarli: ma anche qui la scelta ha suscitato non poche perplessità forse perché un po’ troppo allungata, forse perché è un’altra cosa, un altro spettacolo. Uno sguardo quello di Romeo Castellucci che preferisce guardare alla realtà vera degli individui. Una scelta coraggiosa da parte della Monnaie che ha aperto la stagione con una sfida di cui intuiva approccio e rischio. Un’esperienza senza dubbio unica che si può vivere a Bruxelles fino al 4 ottobre 2018. Giovanni Zambito

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                              Roma. Accademia di belle arti ricorda Marcello Mariani, forme dal terremoto

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                              Roma. Accademia di belle arti ricorda Marcello Mariani, forme dal terremoto

                              fino al 29 settembre, l'opera dell'artista simbolo dell'anima ferita del terremoto de L'Aquila.

                               

                              Marcello Mariani (L’Aquila 1938-2017), artista astratto di caratura internazionale, è diventato il simbolo dell’anima ferita ma indomita dell’Aquila dopo il devastante terremoto del 2009, dell’arte che non si arrende di fronte all’orrore per continuare a generare bellezza, ricucendo le fratture e suturando le ferite. Dopo aver perso studio e abitazione nel rovinoso sisma, lo si vedeva camminare in silenzio nella periferia dell’Aquila deturpata, lungo strade deserte di quartieri evacuati. E all’improvviso capitava di vederlo chinarsi per raccogliere polvere e frammenti di cemento, pezzi di intonaco frantumato, cornici salvate dal disastro.

                              Li usava per creare nuove e bellissime opere astratte in cui c’è, anche fisicamente, tutta quell’apocalisse. Ma soprattutto in quei quadri, tutti del 2009, ed ora esposti all’Accademia di Belle Arti di Roma, si respira un senso di rinascita e di speranza, espresse anche dai colori leggeri, ariosi, mediterranei. In qualche modo, la ricostruzione della città è cominciata proprio da qui, da queste opere in cui l’artista rimette insieme i pezzi di quello che è andato distrutto per ridargli un senso ed una prospettiva volta verso l’avvenire. Lo si vede bene, tra i lavori in mostra, in un’opera di per sé unica nel suo farsi evidente e dichiarato “manifesto” della speranza che L’Aquila, pur ferita, fragile e lacerata, possa riprendere presto il volo. E ciò si lega anche alla costante riflessione dell’artista sul rapporto tra frammentazione caotica ed aspirazione alla totalità.

                              L’omaggio a Mariani presentato all’Accademia di Belle Arti di Roma, insieme alla mostra che gli verrà dedicata dal 1 ottobre nel Complesso del Vittoriano e promossa dalla Regione Abruzzo, apre idealmente la strada alla ricorrenza del decennale del terremoto, nella primavera dell’anno prossimo. In un legame indissolubile fra l’artista e la sua città natale, i “muri” da lui dipinti sono stati anche di buon auspicio e quasi di stimolo ideale per la rinascita di uno dei simboli della città, la cinta muraria trecentesca, oggi in gran parte restaurata dopo il terremoto del 2009. Insieme ad una quindicina di opere, tutte realizzate nel 2009, verranno esposti tre grandi quadri degli anni successivi che testimonieranno le stratificazioni di memorie, di segni, di voci, di storie dimenticate che animano i “palinsesti” dipinti da Mariani. E, quasi a colmare la perdita di ciò che è andato distrutto nel terremoto, saranno presentati alcuni straordinari scatti di Gianni Berengo Gardin, insigne maestro della fotografia italiana oltre che amico dell’artista, col suo reportage realizzato prima del sisma e dedicato a Mariani, al suo studio e ai suoi prediletti luoghi aquilani. La mostra di Mariani presentata all’Accademia, presieduta da Mario Alì e diretta da Tiziana D’Acchille, si lega anche al profondo rispetto che l’artista nutriva per questa istituzione, soprattutto per il messaggio creativo ed etico trasmesso ai più giovani, per quel senso di memoria in divenire espresso anche dalle sue opere post-terremoto. E questo legame ideale troverà compimento anche nella donazione, da parte degli eredi, di un’opera dell’artista all’Accademia e nell’organizzazione di un laboratorio sulla pittura di Mariani aperto agli studenti e tenuto da due docenti dell’Accademia, Maria Teresa Padula e Vincenzo Scolamiero.

                              Gabriele Simongini

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                                Serie B, Pescara-Foggia 1-0

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                                Gravillon, autore del gol vittoria

                                Tre punti d'oro per i biancazzurri di mister Pillon che volano al terzo posto in classifica.

                                 

                                Massimo risultato con il minimo sforzo per il Delfino, che capitalizza l'unica conclusione nella porta avversaria, punendo oltre misura un Foggia di certo più propositivo. Match alla camomilla nella prima frazione di gioco, con le due squadre attente più a non prenderle che a colpire; di certo più interessante la ripresa, grazie soprattutto ai cambi indovinati da parte dei due tecnici. Al 51' Kanoutè, inizialmente schierato dietro le due mezzali, ma non convincente in fase di impostazione, viene rilevato da Machin che va ad affiancare Memushaj, con conseguente arretramento di Brugman; il capitano riprende il suo solito ruolo in regìa e finalmente il motore biancazzurro inizia a girare. Al 56' Pillon richiama lo spento Capone, incapace di saltare l'uomo sulla fascia, ed inserisce il giovane Antonucci, di certo più adatto a puntare il terzino avversario per creare superiorità numerica in attacco. Anche i cambi in casa rossonera danno buoni risultati: il neoentrato Galano impiega solo tre minuti per procurarsi un penalty, che poi il centravanti Mazzeo fallisce calciando la palla sulla traversa. Scampato il pericolo i padroni di casa reagiscono trovando il guizzo vincente con un colpo di testa di Gravillon, che al 73' buca la difesa foggiana. Mazzeo ci prova ancora, ma Fiorillo si oppone egregiamente e così, al triplice fischio finale, è il Pescara a festeggiare un successo che lo proietta a ridosso delle prime.

                                Visibilmente soddisfatto il tecnico biancazzurro Pillon a fine gara: "Era una partita difficile e lo sapevamo; devo complimentarmi con il Foggia che ci ha creato più di una difficoltà. Riportare nella ripresa Brugman in fase di impostazione è stata una scelta dovuta per velocizzare i tempi di gioco: la manovra è diventata più fluida e con il baricentro più alto la squadra si è espressa meglio. Devo comunque dire che anche i miei ragazzi sono stati bravi, perché hanno saputo soffrire fino alla fine portando a casa i tre punti".

                                 

                                PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Ciofani (86' Campagnaro), Gravillon, Perrotta, Del Grosso; Memushaj, Kanoutè (51' Machin), Brugman; Mancuso, Monachello, Capone (56' Antonucci). All.: Pillon.

                                FOGGIA (3-5-2): Bizzarri; Loiacono (74' Cicerelli), Camporese, Martinelli; Zambelli, Agnelli, Carraro (86' Gori), Deli, Kragl; Chiaretti (65' Galano), Mazzeo. All.: Grassadonia.

                                Arbitro: sig. Pillitteri di Palermo.

                                Marcatore: 73' Gravillon.

                                Note: ammoniti Ciofani, Perrotta, Deli, Machin, Loiacono, Memushaj.

                                 

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                                  Lanciano/rapina in Villa: "un film dell'orrore"

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                                  Lanciano/rapina in Villa:

                                   la coppia aggredita nella propria villa, il marito, "non acquisterei mai una pistola". Casapound, "non c'è più sicurezza". Lega, "occorrono interventi concreti"

                                   

                                  "E' stato come un film dell'orrore quanto accaduto e provo una grande sofferenza interiore e se ci ripenso ogni tanto mi viene da piangere". E' quanto dice Carlo Martelli stamane nel letto di degenza del reparto chirurgia incontrando i giornalisti. "Io e mia moglie eravamo convinti che saremmo stati fatti fuori per questo non ho pensato cosa conservare in mente per poi riferirlo. L'assalto dei rapinatori è stato fatto con una violenza di principio, stile militare. Tornerò in quella casa perché è la mia casa ed è confinante con l'abitazione della mia famiglia di origine. Se avessi la possibilità di prendere misure di difesa di certo non acquisterei mai un'arma per sparare a qualcuno per difendermi. Non ne sono capace. Una pistola la prenderei solo per fare il tiro al piattello''.

                                   

                                  CasaPound Italia "Non c'è più sicurezza"

                                  "Nel 2018 il numero di crimini commessi sul territorio cittadino e limitrofo ha avuto un incremento esponenziale." Dice Pasquini di Casapound "Più volte abbiamo manifestato l'urgenza e l'utilità di un progetto che coinvolgesse tutte le forze di sicurezza e i comuni limitrofi - prosegue - Nel maggio 2018, dopo una lunga serie di crimini, abbiamo affisso vari striscioni per la città con la frase 'Più Sicurezza Subito!' seguiti ovviamente da un comunicato che facesse capire la gravità della situazione". "Ad oggi, dopo quattro mesi, la situazione non è assolutamente cambiata, ma anzi è peggiorata. Chiediamo nuovamente all'amministrazione di trovare il modo di incrementare la presenza degli organi competenti e di rivalutare le misure di sicurezza utilizzate, come telecamere ed altri dispositivi e, dove necessario, aggiungere e potenziare i punti luce sul territorio, deterrente in più contro i malintenzionati. Nei prossimi giorni comunicheremo alla cittadinanza le date di un ciclo d'incontri che andremo ad effettuare proprio in merito alla sicurezza nelle contrade e nel centro città."

                                  Lega, "occorrono interventi concreti"

                                  “Esprimo la mia piena solidarietà e vicinanza alla famiglia vittima del grave episodio accaduto nel nostro territorio”. Queste le prime parole del commissario della Lega di Lanciano Nicola Campitelli. “Il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, informato dei fatti, ha assicurato che la giustizia farà il suo corso, perché è impensabile convivere con la paura in casa propria. Occorrono interventi concreti - prosegue Campitelli - che mirino a contrastare episodi di tale gravità. Proprio per queste ragioni infatti sono allo studio del governo, azioni che possano aumentare la sicurezza del cittadino come la legittima difesa e l’assunzione di 15mila nuove unità per le forze dell'ordine. Alla gravità del fatto poi – continua Campitelli -, si unisce anche la problematica dei soccorsi che hanno tardato ad arrivare. Massimo rispetto per gli operatori sanitari che si trovano ad intervenire quotidianamente tra mille difficoltà e con poche risorse a disposizione a causa dei continui tagli effettuati da questo governo regionale alla sanità. Sono convinto – chiude la nota il commissario - che i lancianesi e gli abruzzesi in generale meritino più considerazione da parte delle istituzioni regionali”.

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                                    Abruzzesi. Goffredo Palmerini in missione in Michigan

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                                    Abruzzesi. Goffredo Palmerini in missione in Michigan

                                    Ospite del Columbus Day

                                     

                                     

                                    L’AQUILA - Dal 26 settembre al 18 ottobre 2018 un intenso programma d’incontri con le comunità italiane in Michigan attende Goffredo Palmerini, infaticabile ambasciatore d’Abruzzo nel mondo. Nell’area metropolitana di Detroit è molto significativa anche la presenza degli abruzzesi, organizzati in diversi Club e nella Federazione Abruzzese del Michigan (FADM) assai feconda di iniziative sociali e culturali. Palmerini, per alcuni anni membro onorario del Board of Directors della FADM, ha collaborato con tutti i presidenti della Federazione che si sono succeduti (Natalino Bucciarelli, Rinaldo Rotellini, Gino Di Carlo, Anthony Fioritto, Enzo Paglia) e con tutti gli esponenti della medesima alternatisi in seno al Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo (CRAM), quali Marco D’Aristotile, Gino Di Carlo e l’attuale componente in carica Enzo Paglia, che peraltro da diversi anni è alla guida della FADM.

                                    Dopo l’ultima missione, realizzata nel 2010 in occasione d’una fortunata tournée negli States del Gruppo musicale aquilano Deltensemble, Palmerini torna a Detroit in visita alla comunità italiana, e abruzzese in particolare. Molto atteso il suo arrivo, non appena la notizia è giunta al Presidente della Federazione Enzo Paglia. Palmerini sarà infatti ospite delle manifestazioni del Columbus Day, approntate da un Comitato rappresentativo delle diverse espressioni sociali e culturali della Comunità italiana in Michigan per celebrare nel nome di Cristoforo Colombo l’orgoglio italiano per il contributo reso agli States dai nostri emigrati. Palmerini parteciperà alla Parata del Columbus Day, in programma sabato 6 ottobre a Clinton Township, città residenziale dove sorge l’ampia e bella struttura dell’Italian American Cultural Society (IACS), ente di promozione della cultura italiana e di importanti iniziative solidali della nostra comunità nell’area di Detroit. Ma parteciperà pure alle programmate altre iniziative del Columbus Day, il 30 settembre, il 3 e il 7 ottobre. Successivamente avrà altri impegni, tra i quali una visita alla Wayne State University, che ogni anno tiene una Summer School a Gagliano Aterno in collaborazione con l’Università dell’Aquila, la visita di saluto al Console d’Italia a Detroit, Maria Manca, e un ulteriore incontro con la FADM, dove terrà una conversazione su temi sociali e culturali che riguardano L’Aquila – e la ricostruzione dopo il sisma del 2009 – e l’Abruzzo. Occasione, quest’ultima, anche per un’anteprima del suo nuovo libro “Grand Tour, a volo d’Aquila”, l’ottavo, d’imminente pubblicazione per le Edizioni One Group.

                                    Un importante evento, inoltre, caratterizzerà quest’anno le Celebrazioni del Columbus Day, di forte significato e di legittimo orgoglio per la comunità abruzzese nello Stato del Michigan: saranno infatti conferiti, per il 2018, ad Enzo Paglia e Sandra Di Natale Tornberg i riconoscimenti di Uomo dell’Anno (Man of the Year) e Donna dell’Anno (Woman of the Year), due insigni abruzzesi. L’onorificenza sottolinea infatti il ruolo rilevante e il prestigio che i due nostri corregionali hanno in seno alla comunità italiana. Enzo Paglia, laurea presso la Central Michigan University, ha lavorato 36 anni nel settore commerciale di Crysler, ora FCA dopo l’acquisto da parte di FIAT. Uomo di punta nella comunità italiana, attualmente vice Presidente dell’IACS, Enzo Paglia è un eccellente operatore culturale in eventi di rilievo, musicali teatrali letterari e cinematografici - grande la sua passione per la settima arte, per la quale ogni anno promuove Rassegne del Cinema italiano. Sandra Di Natale Tornberg, nata a Detroit ma di origini marsicane, una laurea in Lingue e un master in Scienze della Formazione presso la Michigan University, ha lavorato per oltre trent’anni alla General Motors nel settore commerciale. Impegnata nell’associazionismo e nella promozione della lingua e della cultura italiana, è stata la prima donna ad assurgere alla presidenza dell’Italian American Cultural Society, guidando l’ente per 2 anni con eccellenti risultati. Nel Consiglio di Amministrazione di IACS per otto anni, è da sempre un’esponente di punta nella Federazione Abruzzese, occupandosi di formazione e cultura.

                                    Infine, qualche annotazione su Detroit, chiamata the Motor City, la città dove nonostante la crisi degli anni recenti, l’industria automobilistica la fa da padrone con le più grandi marche. Proprio per questa rilevante presenza industriale, Detroit e l’hinterland sono stati luoghi dove nel secolo scorso l’emigrazione italiana ha puntato molto ed è stata notevole, negli anni del possente sviluppo dell’automotive. Numerosa la presenza anche di emigrati abruzzesi, particolarmente consistente specie nella provenienza peligna e subequana (Pacentro, Sulmona e Pratola, in primis). A Detroit, arrivata negli anni d’oro a quasi a 2 milioni di abitanti, avevano i loro stabilimenti e le sedi direzionali le più importanti marche d’auto – Ford, General Motors, Crysler, Chevrolet, Cadillac, Lincoln, Dodge, ed altre ancora –. Forte, dunque, fu la richiesta di manodopera dall’estero e dal sud degli States. Entrato in crisi il comparto industriale dell’auto, con la globalizzazione dei mercati e le delocalizzazioni e per la forte competizione dall’estremo Oriente, specialmente da Giappone e Sud Corea, Detroit ha visto più che dimezzare la sua popolazione (ora 700mila abitanti e 4milioni circa nell’area metropolitana), con buona parte della città periferica deserta e in degrado, per l’abbandono degli abitanti. Peraltro anche una grave crisi economica ha colpito negli anni scorsi il Comune di Detroit, andato in default. Ora, però, la città sta pian piano rinascendo, anche nelle iniziative culturali e artistiche, specie nel campo della produzione musicale, e il downtown offre una varietà di belle architetture. Una buona mano alla rinascita la sta dando anche la nuova stagione di FCA (Fiat Crysler Automobiles), avviata grazie all’opera di Sergio Marchionne, manager di grande valore, di origine abruzzese, recentemente scomparso.

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                                      Napoli nel cuore. Ricomincio da .. la cultura.

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                                      Napoli nel cuore. Ricomincio da .. la cultura.

                                      6 ottobre a Roma, officina delle arti Pasolini

                                       

                                      Ricomincio da .. la cultura. Questo il tema prescelto per il viaggio della sesta edizione dello spettacolo Napoli nel cuore, l’iniziativa a fini benefici di emozioni in musica e parole dedicata alla cultura partenopea e organizzata in ricordo di Mario Finamore e del suo quarantennale impegno in Rai, in cui Napoli era sempre presente.

                                      Quest’anno l’appuntamento, ancora più ricco di ospiti, avrà luogo sabato 6 ottobre negli spazi teatrali di Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, a Roma, laboratorio di alta formazione e HUB culturale della Regione Lazio. Napoli nel cuore è un’iniziativa a favore della Comunità di Sant'Egidio di Napoli e alle onlus Centro Welcome di Roma e EveryChildIsMyChild cui verranno donati dei buoni Prenatal per sostenere bambini e mamme in difficoltà. Accanto all’ideatore e curatore dell’iniziativa, Fabrizio Finamore, porteranno il loro contributo di sentimento, identità e senso di appartenenza alcuni dei più significativi protagonisti per cui la voglia di raccontare quell’universo sociale e culturale che Napoli ha espresso nella storia fa sì che alla Cultura Napoletana si rimanga profondamente, visceralmente legati.

                                      Dopo il grande successo dello scorso anno con Renzo Arbore ed Enrico Montesano, saliranno sul palco alcuni grandi artisti simbolo di Napoli, come Nino D’Angelo, che ha saputo nel corso del tempo rinnovarsi conquistando oltre al pubblico anche la critica (è reduce da un grande concerto allo Stadio San Paolo); Teresa De Sio che ha fatto la storia musicale non solo napoletana di quegli anni e che recentemente ha proposto un suo apprezzatissimo tributo musicale all’amico Pino Daniele; Tosca, che con il suo ensemble da anni valorizza la nostra musica popolare nel mondo; Roberto Fabbri & Nexus Guitar Quartet, composto da Roberto Fabbri, Paolo Bontempi, Leonardo Gallici e Luigi Sini, Olen Cesari, definito da Dalla il genio del violino, e i fedelissimi Ambrogio Sparagna, Pino Ammendola, Vittorio Viviani, Mario Maglione, Geppi Di Stasio e Franco Gargia, che continuano a partecipare attivamente con sempre nuove sorprese alle edizioni di “Napoli nel cuore”. Da segnalare, infine, la presenza di un grande attore italiano come Renato Scarpa, che per l’occasione racconterà il suo magico incontro con Napoli grazie a due grandi come Massimo Troisi e Luciano De Crescenzo che ha affiancato in due film culto: “Ricomincio da tre” e “Così parlò Bellavista”.

                                      La Napoli di oggi rappresenta la voglia di rinascita, alla pari di tante altre grandi città: alcune testate internazionali hanno infatti recentemente parlato di una certa vivacità e di una rifioritura dei centri culturali napoletani, dai musei alle “Stazioni d’arte”, fino ai teatri e alle tante meraviglie di una città meta turistica sempre più gettonata. Il caso napoletano è l’ennesima conferma di un assioma incontrovertibile: la rinascita di una città non può non passare da una sua rinascita culturale.

                                      Con queste premesse, “Napoli nel cuore” - da sempre vicino alle scommesse culturali e alla capacità di resilienza e ripresa sociale tipica dei cittadini campani - dopo la Napoli di Viviani, Russo, Bovio e di tanti altri grandi del passato, vuole raccontare anche una Napoli più recente, quella degli anni ’80, la Napoli di Massimo Troisi, di Pino Daniele, la Napoli di “Così parlò bellavista”, per ricordare anni che segnarono un po' il ritorno del capoluogo campano al centro dell’attenzione culturale del nostro Paese a livello nazionale. Concludendo con l’appendice di una Napoli contemporanea che torna protagonista nel cinema, nel teatro, nella letteratura, nella musica: dagli scrittori agli attori alla nuova scena musicale emersa ai piedi del Vesuvio, tutti sicuramente emblemi di un nuovo “Neapolitan Power”, contro ogni disfattismo o inerzia che troppo spesso oggi caratterizza il vivere sociale delle nostre metropoli.

                                      E questa serata vuole essere, ancora una volta, un po’ tutto questo: il ricordo di una persona che ha sempre avuto la sua Napoli nel cuore, nonché un atto d’amore per la cultura e le opere di chi ha raccontato Napoli ieri, per dar modo a noi di capirla e apprezzarla di più anche oggi.

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                                        “Matrix Pulcherrima”, un canto haiku per Amatrice

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                                        Amatrice ai tempi in cui era in Provincia de L'Aquila

                                        “Matrix Pulcherrima” (Amatrice Bellissima), dedicata all’ex cittadina abruzzese che nel 1927 transitò alla neonata provincia di Rieti.

                                        Musica di Camillo Berardi

                                        Versi di Concetta Persico

                                        Il borgo di Amatrice fino al 1927 apparteneva all’Abruzzo ed era un Comune della Provincia dell’Aquila, e in quello stesso anno transitò alla neonata provincia di Rieti, conservando, tuttavia, numerose tradizioni abruzzesi.

                                        Il terremoto del 2016 ha letteralmente raso al suolo la cittadina appenninica, mietendo vite umane e distruggendo anche le sue sessantanove frazioni. Ancora oggi, a più di due anni dal sisma del Centro Italia, la cittadina è sommersa nell’oceano delle sue macerie, in uno scenario agghiacciante e deprimente.

                                        La città di L’Aquila, per iniziativa del Gruppo di Azione Civica “Jemo ‘nnanzi”, ha intitolato al borgo scomparso una stradina del centro storico nei pressi della monumentale Fontana Luminosa, denominandola “Vico Amatrice”.

                                        Con musica di Camillo Berardi e haiku di Concetta Persico, è stato realizzato il video “Matrix Pulcherrima” con immagini e cartoline d‘epoca.

                                        E’ un omaggio affettuoso al borgo annientato dal sisma, con l’augurio che la sua rinascita diventi un sogno realizzabile.

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